Il caso

Paga la Tari (piena) per una casa disabitata: 200 euro per i "fantasmi"

Dopo il ricovero della madre in Rsa e la partenza della badante, la sua abitazione di Gorgonzola è vuota. Ma la tassa sui rifiuti non cala

Paga la Tari (piena) per una casa disabitata: 200 euro per i "fantasmi"
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Non ci sono inquilini, eppure la spesa è ancora quella massima da pagare. La tassa sui rifiuti è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti. Ma quando si continua a pagare un importo superiore alle aspettative c’è chi chiede chiarimenti.

Il caso Tari a Gorgonzola

Mia mamma è ricoverata in casa di riposo dall’estate 2023, quindi la casa che possiede da allora è vuota. Anche la badante non ha più la residenza in loco. Eppure, nonostante ciò, continua a pagare la somma come se i locali fossero abitati.

E' il racconto di un cittadino di Gorgonzola che, di fronte al modulo F24 da pagare per la Tari, si è rivolto al Municipio per chiedere chiarimenti.

Ho scritto direttamente alla sindaca in primavera. Mi è stato detto che ci sarebbe stata la possibilità di ridurre la tassa del 30% ma ancora oggi non è cambiato nulla. A giugno l’importo ammontava a 99 euro di Tari per due persone, a dicembre poi è arrivata la seconda rata di 108 euro. Sostanzialmente, un totale di 207 euro per una casa vuota. Per di più, in vendita.

Una questione di burocrazia

Le procedure però sembrano essere state rispettate:

La stessa badante, che in seguito al ricovero è tornata nel paese di provenienza, non aveva ancora tolto la residenza. Ma abbiamo attivato subito la pratica per la cancellazione dall’anagrafica. Lo stesso per mia mamma, che ha trasferito la stessa nella struttura in cui è ricoverata. Ho compilato debitamente il modulo per avere la riduzione del 30%. Ma non c’è stato alcun risultato. Ho pagato la tassa, oltretutto ancora più alta di prima

Non è tanto l’importo a sollevare dubbi, quanto più i motivi per cui non è stato dato seguito alla riduzione comunicata.

Precisamente dal 28 agosto 2023 non ci sono più stati rifiuti prodotti nell’abitazione.  Non abbiamo ritirato nemmeno i sacchi. Perché bisogna continuare a pagare? Mi sembra fuori luogo. Non è una questione di soldi, piuttosto è ingiusto dover pagare una tassa sui rifiuti per un appartamento dove non abita più nessuno. Finché ci sono le utenze attaccate la Tari si paga, certo, se è così di legge. Però essendomi stata comunicata la possibilità di una riduzione, mi chiedo come mai non sia stata messa a punto dopo aver inoltrato a giugno il modulo. E ora la somma è anche più alta della prima rata. Non divento né ricca né povera, se la legge dice questo, ma è una questione di principio.

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