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"Orientiamo alla vita", una mattinata di riflessione e informazione per ragazzi e genitori

I ragazzi hanno ascoltato le storie di quattro diversi professionisti

"Orientiamo alla vita", una mattinata di riflessione e informazione per ragazzi e genitori
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Come ogni anno la scuola del comprensivo di Carugate, in collaborazione con il Comune e l'Oratorio Don Bosco, ha organizzato una mattina di riflessione e informazione, utile per ragazzi e genitori che si affacciano alle scelte che si aprono davanti a loro.

"Orientiamo alla vita", riflessione e informazione

Il progetto "Orienti..Amo la Vita", vuole aiutare i ragazzi a fare un percorso di crescita individuale che li aiuti a prendere consapevolezza di cosa significa crescere e fare delle scelte. Lo sanno bene la scuola di Carugate e l'oratorio di Don Bosco, per questo hanno organizzato un campus mirato.

"Programmare il futuro non è esercizio da ragazzi, però c’è sempre qualcuno che prima o poi salta fuori con la solita, fastidiosa, domanda: che cosa farai da grande? C’è chi da sempre coltiva un sogno e chi, invece, non ha ancora le idee chiare - hanno spiegato i responsabili -  Per tutti viene il giorno in cui bisogna guardarsi attorno e pensare al domani. La mattina di sabato 15 ottobre, ci siamo recati a scuola alle 9, per un incontro orientativo sulla scelta della scuola superiore. Dalle 9 alle 10 presso il nuovo Auditorium, abbiamo ascoltato la storia di quattro persone che ci hanno raccontato il loro percorso, di studi e lavorativo: Mauro Pagnussat, Elena Maggioni, Rita Olivieri e Angelo Colombo".

La storia di quattro percorsi diversi

Il primo è stato il professore Mauro Pagnussat, il quale ci ha parlato del lavoro che svolge, cioè insegnante di musica e compositore. Ha raccontato in cosa consiste il suo lavoro e cosa fa per i cantanti nel suo studio di registrazione, inoltre ha detto che per quanto riguarda la scelta della scuola superiore bisogna scegliere qualcosa che ci appassiona veramente.

Elena Maggioni, Infermiera, ha scelto questa professione per poter fare la differenza, capendo i bisogni dei pazienti e risolvendoli per farli stare meglio. Il suo lavoro le piace particolarmente perché è un lavoro di squadra.

La terza testimone a parlare della sua esperienza è stata Rita Olivieri. Ha detto che non ha mai avuto le idee chiare sulla futura professione o scuola superiore e che, infatti, aveva studiato ragioneria anche se non faceva per lei. Attualmente lavora nel settore Amazon di Twitch , dice che bisogna studiare e impegnarsi per qualsiasi lavoro, anche per lavori più pratici che teorici, in cui pensiamo lo studio non sia necessario.

Infine Angelo Colombo direttore sportivo , ha dato quattro parole per fare un buon lavoro: impegno, per decidere cosa fare e poi trovare il modo di farlo, il coraggio di scegliere, il sacrificio, per avere il piacere di fare fatica e imparare qualcosa di nuovo ogni giorno ed il successo di sapere sempre di aver dato il massimo in qualsiasi cosa si fa.

La visita negli stand delle superiori

Dopo l’ultima testimonianza la visita agli stand delle scuole superiori.

"I nostri professori ci hanno dato una borsa nella quale c’erano una penna e un libretto da compilare su noi stessi e utile per raccogliere il materiale delle scuole superiori - hanno spiegato Linda Riboldi, Priscilla Cola, Giulia Colombo e le professoresse Simona Incerti e Sabrina De Rosa - Ognuno di noi, è andato nello stand, abbiamo trovato ad aspettarci gli stand di alcuni licei, ma in particolari istituti tecnici e professionali i vari studenti delle scuole, ci hanno raccontato cosa facevano. Sicuramente l’esperienza che abbiamo vissuto è stata d’aiuto e spero che ogni ragazzo di terza media possa avere il privilegio di vivere un incontro come questo perché potrebbe aiutare anche chi pensa di avere già le idee chiare".

Orientamento a Carugate
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