I disagi ci sono stati, anche i ritardi, impossibile negarlo. Ma la macchina organizzativa dell’Asst Melegnano Martesana ha tamponato il problema il più possibile garantendo il vaccino antinfluenzale e Covid a tutti coloro che si sono presentati presso i centri preposti all’openday vaccinale di sabato 18 ottobre 2025.
1.500 vaccini in un giorno
Anziani e fragili, ma anche under 65 e giovani, hanno ricevuto il vaccino antinfluenzale e Covid in occasione del primo Vax Day promosso sul territorio di Asst Melegnano Martesana. Sono state 1.433 le dosi somministrate in due giorni di attività, a dimostrazione di un impegno costante nel segno di informazione e prevenzione. Le vaccinazioni, effettuate da medici incaricati presso le sedi delle Case do Comunità di Rozzano, Melegnano, Pioltello e Melzo hanno visto la partecipazione della popolazione, consapevole dell’importanza di proteggersi e proteggere la propria rete familiare.
In occasione del Vax Day, che verrà ripetuto nelle prossime settimane, sono state confermate le adesioni alla campagna straordinaria di vaccinazione di medici di medicina generale che hanno dato disponibilità ad effettuare vaccinazioni oltre che ai propri assistiti anche a quei pazienti che sono temporaneamente orfani di medico di riferimento. La possibilità di ottenere la somministrazione di vaccini è possibile così tramite diversi canali di accesso, con possibilità di accedere ai Centri Vaccinali di Asst, facendo riferimento al proprio medico o presentandosi in occasione dei Vax Day ad accesso libero. Informazioni e modalità di prenotazione sono disponibili sul sito aziendale.
Disagi e ritardi, colpa del sistema informatico
Numeri importanti specialmente se si tiene conto delle condizioni “difficili” in cui il personale medico e infermieristico si è trovato a districarsi sabato mattina. Infatti, di nuovo, il sistema informatico per la registrazione dei vaccini predisposto da Regione Lombardia, “Arvax”, ha zoppicato creando non pochi problemi ai dottori che hanno così perso tempo per gestire gli aspetti burocratici. Una situazione che è stata denunciata nuovamente (è già la seconda volta da inizio campagna vaccinale) dalla Fimmg e dai suoi medici di Medicina generale associati.
Da Asst Melegnano Martesana, infatti, hanno fatto sapere che il personale incarico di gestire le richieste del Vax Day era pronto anche per far fronte ai numeri importanti di richieste, aumentati anche da coloro che hanno fatto accesso ai centri vaccinali predisposti pur senza prenotazione. I ritardi, dunque, sono da imputare non alla macchina organizzativa ma a situazione non gestibili direttamente dall’Azienda ospedaliera che hanno colpito l’intera Regione.
Un riconoscimento per i medici che hanno aderito
Nel frattempo, è arrivato un significativo riconoscimento, da parte di Fondazione The Bridge che in collaborazione con l’Unità Organizzativa Prevenzione della Direzione Generale Welfare della Regione Lombardia ha promosso il progetto “VaccinaAzione: un’opportunità di salute per i soggetti fragili”: nelle scorse settimane è stato infatti assegnato un importante riconoscimento a tre medici di Medicina Generale che, nel corso della stagione scorsa, si sono adoperati nella somministrazione di vaccini a pazienti fragili e non solo.
Il riconoscimento, andato a chi ha superato la soglia delle 600 vaccinazioni, è andato a Marco Antonio Silvestris, Distretto Adda (Trezzo sull’Adda), Stefano Villa, Distretto Bassa Martesana (Segrate), e Marco Zampieri, Distretto Sud Est Milano (San Donato Milanese). Ai tre medici di medicina generale è stato consegnato, nel corso di una cerimonia tenutasi in Regione a inizio ottobre, l’attestazione che vuole essere stimolo al miglioramento continuo e alla condivisione di buone pratiche replicabili a livello regionale.
Fondamentale ricordare l’importanza di proteggere e prevenire patologie capaci di mettere a rischio salute e qualità della vita: secondo un recente studio condotto dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dalla Stanford University (California), i vaccini hanno salvato 14,8 milioni di anni di vita (un anno di vita salvato ogni 900 dosi di vaccino somministrate). Senza i vaccini, inoltre, si sarebbero contati altri 2,533 milioni di decessi in tutto il mondo dal 2020 al 2024, e il 90% delle morti avrebbe riguardato persone con più di 60 anni (fonte, Fondazione The Bridge).
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