Nuovo ospedale unico della Martesana? Potere al popolo dice "no"
La denuncia: "Il vero problema è che manca personale: i muri vuoti non curano nessuno"

Un nuovo ospedale unico della Martesana? Secondo Potere al popolo è solo uno spreco di denaro pubblico. Nei giorni scorsi i promotori hanno portato in regione la proposta, portando come possibili siti Melzo, Gessate o Gorgonzola. E l'idea ha ottenuto il "sì" dal Palazzo che la ritiene una buona soluzione. Di qui a realizzarlo per davvero la strada è lunga. Ma è un primo passo importante.
"Un nuovo ospedale sarebbe grave errore"
Per Potere al popolo Martesana non ci sono dubbi che il nuovo ospedale unico non s'ha da fare:
La costruzione di un nuovo ospedale nella Martesana rappresenta un errore grave e insostenibile. Si tratta di un progetto inutile e dispendioso, che sottrarrà risorse economiche preziose senza risolvere i veri problemi della sanità locale.
Negli ultimi cinque anni, infatti, sono già stati spesi oltre 125 milioni di euro per ristrutturare e ammodernare gli ospedali esistenti della Asst Melegnano Martesana:
- 35 milioni per il rinnovamento dell'ospedale di Vizzolo Predabissi
- 8,3 milioni per l'ospedale di Melzo
- 7,8 milioni per nuove apparecchiature sanitarie
- milioni di euro per manutenzioni straordinarie e adeguamenti impiantistici.
Tutti questi investimenti sono stati fatti di recente.
"Ridare vigore agli attuali presidi"
Secondo Potere al popolo non serve una nuova struttura, ma invertire la rotta rispetto agli ultimi anni: ridare linfa ai presidi ospedalieri esistenti nel territorio:
A cosa serve ora costruire da zero, sprecando altro denaro pubblico? È importante ricordare che negli ultimi vent'anni gli ospedali della Martesana sono stati progressivamente depotenziati, favorendo di fatto lo sviluppo degli ospedali privati a scapito di quelli pubblici.
Questo processo ha contribuito all'indebolimento della rete sanitaria territoriale, aumentando le disuguaglianze nell'accesso alle cure.
In un territorio già fortemente urbanizzato, la nuova struttura comporterebbe un ulteriore consumo di suolo, aggravando la cementificazione e danneggiando un ambiente già fragile.
Questo mentre ovunque si parla di rigenerazione urbana e tutela del verde. Il problema più grave, tuttavia, riguarda le risorse umane: mancano medici e infermieri. Senza personale, i muri nuovi non curano nessuno.
La carenza cronica di operatori sanitari rischia di trasformare il nuovo ospedale in una cattedrale nel deserto, incapace di offrire servizi adeguati alla popolazione.
Inoltre, il nuovo ospedale non garantirebbe una copertura sanitaria efficace per l’intero bacino della Martesana. (
Questo si tradurrebbe in una violazione dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), già oggi compromessi dal fallimento delle Case di Comunità aperte negli ospedali esistenti, come quelle di Vaprio d'Adda, Gorgonzola e Cernusco sul Naviglio, strutture inaugurate con grandi promesse ma che si sono rivelate sottodimensionate, prive di personale e incapaci di offrire servizi reali ai cittadini.
Infine, il progetto promuoverebbe un maggiore spostamento di veicoli privati, aumentando traffico e inquinamento atmosferico. In un momento storico in cui si dovrebbe incentivare la sanità territoriale e sostenibile, si propone invece un modello che richiede sempre più auto, benzina e CO₂.
Invece di nuovi ospedali faraonici, servono potenziamenti dei presidi esistenti, assunzioni di personale, investimenti sul territorio e una vera medicina di prossimità.
Melzo e Cernusco sono due ospedalini con pochi reparti, del tutto insufficienti alle necessità della Martesana, che non vengono chiusi solo per motivi di ottuso campanilismo. Provino i signori di Potere al Popolo a curarcisi, poi vediamo se pensano ancora che l'ospedale di primo livello sia inutile.
La centralità di un nuovo ospedale (area martesana) riduce sensibilmente il numero dei veicoli in movimento. In quest'ottica ad esempio per il nuovo ospedale potrebbe essere una buona idea il potenziamento del presidio di Melzo. L'investimento non sarebbe enorme in considerazione del fatto che l'edificio esistente è appena stato messo a norma da poco tempo, quindi la sua espansione non richiede un grosso investimento e consumo di suolo ex novo. Peraltro, a lato dell'ospedale c'è un appezzamento di terreno già destinato a questo scopo. Si trova in zona centrale, servita, con ampi parcheggi e con un casello autostradale molto vicino.
Il popolo è quello che aggredisce i medici? Chiedo per un amico.
Soldi per un ospedale nuovo a servizio pubblico è uno spreco, eggià!! Continuiamo a regalarli invece a banche e potentati finanziari che banchettano con le nostre tasse!!!
Non servono più medici ospedalieri e infermieri se non ci sono spazi per allocare le necessarie tecnologie diagnostiche e sufficienti spazi di degenza. Gli attuali ospedali, Melzo e Cernusco solo per fare un esempio, sono stati ristrutturati come piccoli ospedali locali; infatti anche i degenti che necessitano di approfondimenti diagnostici e/o cure specialistiche vengono trasferiti a Vizzolo o altri ospedali al di fuori del distretto. Con somma gioia loro e dei parenti.