Nuova scuola media di Melzo: avviate le demolizioni dell'ex Centro diurno disabili
Le ruspe hanno iniziato gli abbattimenti del vecchio edificio di viale Gavazzi: al suo posto sorgerà la nuova scuola media. Obiettivo concludere tutto entro gennaio 2025
Un progetto che affonda le radici nella precedente Amministrazione e che si spera possa vedere completamento nel giro di pochi anni. Intanto le ruspe hanno dato il via alla demolizione dell'ex Centro diurno disabili di via Gavazzi a Melzo, terreno su cui sorgerà la nuova scuola media a nord della ferrovia.
Al via la demolizione dell'ex Cdd
Ieri, martedì 2 gennaio 2024, ha preso ufficialmente il via l'abbattimento dell'ex edificio di via Gavazzi che sino alla scorsa estate aveva ospitato gli operatori e gli utenti del Centro diurno disabili, trasferitosi poi nella rinnovata palazzina della scuola di via Bologna.
Approfittando del periodo di sosta dalle lezioni della limitrofa Primaria Ungaretti, le ruspe stanno smembrando l'edificio su cui sorgerà la nuova scuola media.
Spazio alla nuova scuola media
L'auspicio mai nascosta dall'Amministrazione è di completare i lavori strutturali entro gennaio 2025. Un anno di tempo dunque, tra abbattimento del vecchio edificio e costruzione del nuovo che è stato progettato proprio per rispondere alle esigenze didattiche dell'Istituto comprensivo. L'obiettivo mai nascosto dalle Liste civiche, e che affonda le radici in una strada tracciata ormai 15 anni fa con l'allora sindaco Vittorio Perego, è sempre stato di realizzare un polo scolastico a nord della ferrovia, là dove attualmente c'è l'elementare di piazza Vistarini.
La uova scuola media andrà a rispondere alle esigenze degli studenti attualmente ospitati all'interno del palazzo di via De Amicis, non più adeguato allo scopo scolastico e messo a dura prova dagli episodi temporaleschi della scorsa estate.
Un progetto che costa più di quattro milioni, tra fondi comunali e risorse ottenute, che apporterà solamente delle migliorie per la nostra città. Il nuovo edificio andrà a configurarsi in un nodo scolastico fondamentale, fra elementari e asilo.