Numero unico emergenze 112 sotto attacco: Areu Lombardia ribatte a colpi di cifre

Dopo le critiche mosse da alcune sigle sindacali del Piemonte.

Numero unico emergenze 112 sotto attacco: Areu Lombardia ribatte a colpi di cifre
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Il Nue 112, Numero unico emergenze, è finito recentemente nella bufera. Duro l'attacco mosso da alcune sigle sindacali del Piemonte, come avevamo raccontato poco tempo fa. In sostanza, centralizzare la filiera del soccorso sarebbe stata una mossa fallimentare: questa l'accusa. E invece Areu Lombardia, l'Agenzia regionale emergenza urgenza, ribatte a colpi di cifre.

TUTTO E' PARTITO DA QUI: Numero unico emergenze? “Non funziona”. E il Piemonte attacca la Lombardia

Numero unico emergenze 112

Areu Lombardia rende noti i dati relativi ai tempi di soccorso a partire dalla chiamata al numero unico dell’emergenza.

L’effetto NUE non allunga i tempi e migliora il sistema dell’emergenza. Leggiamo con dispiacere ripetuti e infondati attacchi all’attività del NUE 112. Il Servizio 112 in Lombardia funziona. I tempi complessivi del soccorso non si sono allungati, come dimostrano i dati sotto riportati riferiti all’area metropolitana di Milano.

Numero unico emergenze 112 sotto attacco: Areu Lombardia ribatte a colpi di cifre

Questa slide confronta i tempi di risposta (più la gestione della chiamata) nel 2012 (in cui non c'era il NUE 112) e nel 2017 (epoca NUE 112). Come vedete siamo passati da 2 minuti e 5 secondi a 1 minuto e 48 secondi. Il miglioramento è netto.

Numero unico emergenze 112 sotto attacco: Areu Lombardia ribatte a colpi di cifre

Questa slide confronta invece i tempi di arrivo del mezzo di soccorso. Erano 10 minuti e 36; nel 2012 e sono 10 minuti e 27; nel 2017. In sostanza, arriviamo prima.

I principali vantaggi

Areu elenca inoltre i principali vantaggi per la sicurezza del cittadino con l’introduzione del NUE 112:

  • 1) Con il Nue 112 il cittadino trova sempre una risposta, anche se è straniero o diversamente abile.
  • 2) La risposta arriva in media entro 5 secondi (uno squillo), mentre in epoca pre NUE il tempo era decisamente maggiore provocando a volte l’abbandono della chiamata da parte
    del cittadino.
  • 3) Circa il 50% delle chiamate vengono filtrate perché non di vera emergenza alleggerendo in modo significativo le centrali di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario 118).
  • 4) Ogni attività è tracciata, sia nel primo che nel secondo livello di soccorso, permettendo un costante monitoraggio e una maggior possibilità di far emergere eventi critici, che sono sempre possibili ma che costituiscono eccezioni.
  • 5) Il NUE consente un reale collegamento interforze.
  • 6) Il NUE permette condizioni di sicurezza anche in caso di non operatività di una Centrale, trasferendo le chiamate su un’altra centrale senza che il cittadino se ne renda conto
  • 7) IL NUE localizza le chiamate grazie alle informazioni che arrivano da parte del CED interforze del Viminale. Questa funzione era inesistente in epoca pre NUE.
  • 8) Il NUE consente di utilizzare l’app Where Are U, voluta e accreditata dal Ministero dell’Interno, con la quale il cittadino per la prima volta viene localizzato, in maniera ancora più puntuale (sistema Gps), direttamente da una centrale di soccorso pubblica, senza alcuna intermediazione. L’utilizzo dell’app, specialmente con la “funzione no voice” è risultato particolarmente utile nei casi di aggressione, violenza sessuale e in tutti i casi in cui la persona in pericolo non può parlare.

Conclusioni

Sulla base di queste considerazioni possiamo affermare che in Lombardia, e ci risulta anche in altre Regioni, il sistema rappresenta, rispetto all’epoca precedente, un decisivo miglioramento per la sicurezza complessiva del cittadino.

Ci sono due grandi pericoli da evitare: 1) che la gente non si senta sicura, che ipotizzi ritardi e inefficienze dove non ci sono, con ripercussione gravissime sulla fiducia da parte dei cittadini. 2) che gli operatori del 112 e del 118, la cui professionalità non è in discussione, si trovino a lavorare in condizioni di tensione per gli immotivati attacchi.

Entrambe queste condizioni prefigurano un quadro che si avvicina pericolosamente a una situazione di procurato allarme.

Commenti
Paolo

Attacchi immotivati ? A me sembra di più una arrampicata sugli specchi . Il 112 italiano per come è strutturato non potrà mai funzionare . Ed adesso finalmente , si comincia a levare il coperchio di questo disastro . Per di più pagato con i soldi dei cittadini .

Dott. Leonardo Alfonsi

E' vero che in Italia il NUE 112 è stato "aperto"/sperimentato in regione Lombardia da AREU, ma non possiamo nascondere che dal 2010 ad oggi siano avvenute trasformazioni in merito a questo nuovo modello organizzativo per la gestione delle emergenze in generale. Per parecchi anni il non adeguamento della nostra nazione alla norma europea ha comportato spese non indifferenti, e AREU ha egregiamente improntato il nuovo modello organizzativo con competenza nonostante consapevole di andare a scardinare completamente le dinamiche che sino a quel momento erano adottate sul territorio. Bene, oggi però oltre alla Lombardia vi sono altre regioni che lamentano grosse difficoltà di integrazione tra le varie forze che intervengono e alle tempistiche ridotte in cui una macchina di soccorso molte volte, per svariati motivi, non riesce a rispettare. Nell'ambito sanitario e non solo, i secondi e i minuti che trascorrono dalla chiamata di allerta hanno spesso un gioco fondamentale con la saluta del cittadino e spesso in ambito sanitario, vi sono parecchie patologie "tempo-correlate" che determinano degli esiti che a volte sono seriamente invalidanti per chi ne è colpito. Sicuramente a risentirne è il singolo individuo, ma in realtà è la collettività, la società anche da un punto di vista meramente economco. I numeri riportati nell'articolo sono fondamentalmente correlati alla città di Milano, ma la regione non è Milano!! Vi sono molte province che compongono la Lombarda e credetemi, di eventi critici legati al funzonamento del 112 ve ne sono stati parecchi ma soprattutto gli attori dei singoli sistemi istituzionali qualche perplessità la sollevano ancora oggi.

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