Nonostante la pandemia, la guerra e la crisi idrica nessun aumento per le aziende agricole
Il Consorzio Est Ticino Villoresi ha fatto il punto sulle azioni messe in campo nel quinquennio e sugli obiettivi per il futuro.

Nessun aumento per le aziende agricole nonostante il Consorzio Est Ticino Villoresi (come tutte le realtà) abbia attraversato nell'ultimo quinquennio l'emergenza Covid, la crisi legata all'invasione russa dell'Ucraina e una delle peggiori siccità della storia recente.
Il bilancio del Consorzio Est Ticino Villoresi
Durante la seduta di lunedì 21 novembre 2022, gli organi amministrativi del Consorzio, hanno approvato la relazione di fine mandato che illustrerà agli stakeholder quanto realizzato dall’Ente nel corso degli ultimi cinque anni. Grazie a una puntuale programmazione degli interventi manutentivi sul reticolo, il Consorzio è riuscito ad attuare numerose opere significative e tangibili, finalizzate all’ottimizzazione degli utilizzi dell’acqua e al risparmio della preziosa risorsa idrica.
Nessun aumento per gli agricoltori
A fronte di una congiuntura particolarmente difficile, legata alla pandemia, al conflitto russo-ucraino e infine alla grave siccità di quest’anno, che ha provocato l’aumento inevitabile dei costi operativi, il Consorzio ha agito concretamente per non aggravare ulteriormente la situazione delle aziende agricole, prostrate da una crisi idrica senza precedenti nel corso della stagione irrigua, evitando loro un aumento dei contributi grazie alla solidità patrimoniale dell’Ente.
Ma l'occhio non può fermarsi solo al presente o al recente passato, ma con lungimiranza bisogna proiettarsi a un futuro dove la componente climatica la fa da padrone. Gli effetti del "climate change" fanno immaginare che sempre più frequentemente ci si ritroverà a fronteggiare estati torride, con il riproporsi di annate problematiche come quella del 2022. Per questo motivo il Consorzio si sta attivando per reperire i necessari finanziamenti per poter far fronte agli scenari futuri.
Gestire le risorse, integrare le fonti di approvvigionamento
Se da un lato l’attenzione della struttura consortile è sempre più rivolta all’ottimizzazione della gestione delle risorse esistenti, dall’altro l’integrazione delle fonti di approvvigionamento idrico è destinata a diventare determinante. Il Consorzio punta perciò all’attuazione di progetti con un alto profilo strategico, che necessariamente presuppongono risorse ed investimenti considerevoli.
Tra questi, per esempio, l'ampliamento del Canale Villoresi nel tratto tra Monza e l'Adda (per una lunghezza complessiva di circa 23 chilometri) da rendere disponibile per il Naviglio Martesana a Cassano d’Adda o il potenziamento del canale derivatore di Vittuone e la contestuale creazione di nuove infrastrutture. Sono solo alcuni degli interventi da realizzare per cercare di dare risposte concrete alle istanze del territorio.
Da ultimo, al fine di garantire lo svolgimento del servizio irriguo anche in condizioni di deficit idrico severo e consentire la distribuzione delle risorse disponibili attraverso tutte le bocche servite, la bacinizzazione del Naviglio Grande e del Naviglio Martesana rappresenterebbe una concreta possibilità di limitare gli effetti di periodi siccitosi come quello del 2022, cui il Consorzio ha opposto una turnazione dei rilasci irrigui tra canali mai sperimentata prima.
hanno fatto sapere dal Consorzio.
Verso il rinnovo del Consiglio d'Amministrazione
A fine mese ci sarà una nuova riunione per la proclamazione degli eletti a seguito delle elezioni per il rinnovo del Consiglio d'Amministrazione che si terranno domani, venerdì 25 novembre, e sabato 26 novembre. I seggi, aperti dalle 9 alle 18, saranno costituiti presso differenti sedi sulla base della suddivisione in distretti. Gli aventi diritto potranno esercitare il voto nella sede di competenza.
Per tutte le informazioni del caso si invita a consultare l’apposita sezione dedicata al procedimento elettorale sul sito web del Consorzio.