Nonni vigili premiati con la benemerenza di Cassina de' Pecchi
La consegna dopo il grande presepe vivente che come da tradizione ha preceduto il Natale
Sono i nonni vigili i benemeriti di Cassina de' Pecchi del 2024. Sono stati premiati con il riconoscimento dell'Apedora.
Nonni vigili, garanzia di sicurezza
La cerimonia si è tenuta nel pomeriggio di domenica 22 dicembre, al termine del grande presepe vivente. A ritirare l'Apedora, consegnata dalla sindaca Elisa Balconi, è stato Giancarlo Ginzaglio, responsabile del gruppo. Dopo di lui ogni volontario ha ritirato una pergamena ricordo.
Il gruppo dei cosiddetti nonni vigili è stato fondato 25 anni fa. Davanti alle scuole garantiscono la sicurezza negli attraversamenti da parte dei bambini e dei loro familiari.
Il presepe vivente
In precedenza si era tenuto il grande presepe vivente con decine di figuranti, tutti in costume storico. Il corteo è partito da piazza De Gasperi e ha raggiunto il sagrato della chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. Qui, dopo la rappresentazione della Natività, i presenti hanno potuto ascoltare, inviata da Betlemme, la toccante testimonianza di padre Charlie Abou Saada, operatore nella città natale di Gesù. Una tradizione che è portata avanti da alcuni anni, ma che con lo scoppio della guerra acquista ancor più significato:
Un grande saluto da Betlemme ai cittadini di Cassina de' Pecchi. Vi auguriamo buon Natale e felice anno nuovo. Come ben sapete, viviamo anche quest'anno una situazione anomala. La guerra ci sta facendo tanto male. Non sappiamo se continuerà a esistere una piccola comunità cristiana a Gaza.
E qui a Betlemme le nostre famiglie vivono una difficoltà enorme a causa della mancanza di lavoro, causata dalla mancanza di pellegrini e turisti.
Sulle strade della città manca tutto ciò che indica il Natale: niente feste e nemmeno decorazioni. Ma speriamo che il Piccolo bambino cambi la situazione, che lui rinasca in noi, noi nostri cuori e nei cuori di tutti.
Speriamo che ci dia la forza di resistere a tutto il male che ci circonda. Che ci dia la forza di vederlo nel piccolo e nel povero e di proclamarlo gioiosamente malgrado tutto, come fecero Paolo e Sila in prigione.
Carissimi, vi aspettiamo dopo la fine di questo male. Venite!