La festa a sorpresa

Non una semplice edicola: il saluto (con torta) per Marina e Paolo

I titolari dell'attività di Cassano d'Adda hanno ricevuto l'abbraccio di tanti amici

Non una semplice edicola: il saluto (con torta) per Marina e Paolo
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L’edicola del Villaggio di Cassano d'Adda ha abbassato la serranda. Sono stati 24 anni di sveglia puntata alle 4.30, col caldo asfissiante e col freddo pungente. Di caffè bevuti al volo prima di iniziare a sistemare gli scaffali, impilare con ordine tutte le riviste, i giornali, quotidiani e settimanali. Tanta, tantissima, la carta passata fra le loro dita e altrettante le mani strette, quelle di quei clienti che se prima erano volti sconosciuti sono diventati amici di "vecchia data".

Per Marina e Paolo è arrivato il momento di una nuova vita

Per Marina Turini, 63 anni, e Paolo Levati, 67, però, è arrivato il momento di riposare e quello che sta per terminare è il loro ultimo mese come edicolanti. Poi, con l’anno nuovo, inizieranno una nuova vita.

"Lavoravo come operaia, mio marito faceva parte del gruppo Nestlé - ha raccontato Marina - Siccome l’azienda dove ero assunta stava fallendo e uno dei cugini di Paolo voleva cedere la licenza del chiosco che ha sempre avuto in via Leonardo da Vinci, ho deciso di buttarmi in questa esperienza. Perché no, ho pensato. All’epoca queste attività andavano molto bene, e così è stato, almeno per i primi dieci anni".

L'apertura dell'edicola l'1 aprile 2000

Prendere il ritmo è sicuramente stato faticoso all’inizio, ma le soddisfazioni poi sono state tante.

"Abbiamo aperto il primo aprile del 2000, con tanto entusiasmo e abbiamo lavorato benissimo - ha proseguito Marina - All’epoca le edicole erano sempre piene e c’era sempre davvero molto da fare. Tutto è filato liscio fino al 2007, poi è iniziato un lento declino".

Il mondo che cambia

I giornali hanno iniziato a sbarcare online, le licenze sono state acquisite anche dai supermercati col decreto Bersani e per i botteghini di paese il lavoro ha iniziato a calare.

"E’ stata un’emorragia che non si è mai fermata - ha proseguito Paolo - Quando sono andato in pensione dalla Nestlé sono venuto ad aiutare mia moglie: in questo negozio abbiamo collezionato in 24 anni ricordi meravigliosi. E’ diventato un salotto, un punto d’incontro e di ritrovo per amici e clienti. Quelli che sono arrivati da noi il primo giorno hanno continuato a venire sempre, anche solo per due chiacchiere. Pensiamo sia la gratificazione più grande della nostra vita. Purtroppo, però, se inizialmente queste attività per chi si affacciava al commercio era un salvadanaio, adesso sono diventate un buco nero. Non si vende più la carta stampata come prima, i giornali ormai sono quasi tutti online e la clientela è continuata a calare in maniera considerevole, anche se le pietre miliari della nostra città, da noi, sono rimaste. Non solo abbiamo subito la concorrenza di Internet, ma anche quella dei centri commerciali. Insomma, sono stati comunque anni duri, ma abbiamo saputo resistere nelle difficoltà".

Il momento della pensione

Da gennaio, però, è arrivato il momento di riposare: la pensione ha chiamato e loro hanno deciso di rispondere.

"Potevamo prorogare ancora di un anno, abbiamo preferito di no - hanno affermato - Insegna, scaffali e licenza sono in vendita: chi fosse interessato a proseguire questa attività non esiti a contattarci. Per il negozio, invece, siamo in affitto dal tabaccaio all’angolo. Anche se con dispiacere lasciamo: faremo una vacanza, ci riposeremo un po’ e poi via, verso nuove avventure. Pesca e volontariato, una vita tranquilla. Ai nostri clienti diciamo grazie per questi anni meravigliosi. Ci vediamo per le strade della città".

Festa a sorpresa

Venerdì 29 dicembre 2023, gli amici hanno voluto organizzare per loro una festa a sorpresa, con tanto di torta sulla quale compariva l'immagine di Marina e Paolo dietro al bancone.

"La festa a sorpresa è nata dall'idea di un gruppo di amici come gesto di gratitudine verso Marina e Paolo per il lavoro svolto con disponibilità e gentilezza in questi anni - ha sottolineato Elena Bornaghi, storica maestra e capogruppo di Cassano obiettivo comune - La loro edicola è stata non solo una rivendita di giornali, ma un punto di incontro. Molti di noi si sono conosciuti lì e lì è nata la nostra amicizia. La sorpresa è ben riuscita, Marina e Paolo ne sono stati felici e questo è lo scopo che volevamo raggiungere".

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