La città non intende trasformaresi nel “parcheggio” dei container scaricati nel porto di Genova. Lunedì, infatti, passerà all’attenzione del Consiglio comunale la “Richiesta di esclusione del Comune di Pioltello dalla perimetrazione degli ambiti retroportuali lombardi della Zona logistica semplificata (Zls) Porto e Retroporto di Genova”.
Pioltello non vuole i container scaricati all’ombra della Lanterna
A spiegare la notevole portata della scelta pioltellese è stato il vicesindaco Saimon Gaiotto che giovedì sera ha affrontato la questione anche a livello di Commissione.
Nel 2018 è stata fatta una legge per gestire le zone portuali e quelle retrostanti, uno strumento che ritengo intelligente e importante per un Paese come l’Italia che è praticamente una “banchina” in mezzo al Mediterraneo
ha spiegato Gaiotto che però ha aggiunto come, tracciando il perimetro del retroporto di Genova, siano state inserite anche quattro località dell’Adda-Martesana come appunto Pioltello, Segrate, Melzo e Vignate.
Non ce l’hanno chiesto. Siamo stati inseriti nella Zts, e basta
ha sottolineato il vicesindaco
Lunedì il passaggio in aula
In sede di Zts ho chiesto quale fosse la ratio con cui sono state scelte le aree. Abbiamo un polo chimico dismesso che però non è stato inserito, e non abbiamo zone industriali. Mi trovo nella condizione di dover respingere aziende produttive che vorrebbero insediarsi in questa zona, ma se qualche impresa smette l’attività rischio di trovare al suo posto i container del porto di Genova. Con questa richiesta non intendo difendere solo il mio territorio, ma l’Adda-Martesana. Ci troviamo nella prima cintura di Milano e vicino a un aeroporto, quello di Linate, dove partono e arrivano passeggeri e non merci e i container di Genova qui centrano poco. In più ci sono tantissime aree industriali dismesse dalla Liguria a qui. Perché prevedere qui uno sviluppo in pieno Parco Sud? Lunedì inviterò anche le varie realtà interessate a partecipare al Consiglio . Si tratta di una questione che tocca la politica con la destra e la sinistra che dovranno confrontarsi sul tema.
ha spiegato
Un iter complesso
L’iter per uscire dal perimetro del retroporto di Genova non si preannuncia semplice. Dopo il passaggio in Consiglio la questione dovrà passare al vaglio di Regione Lombardia, quindi dovrà essere oggetto di un decreto da parte del Governo, che successivamente dovrà essere convertito in legge dal Parlamento.
Il servizio completo nell’edizione della Gazzetta dell’Adda in edicola e nell’edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 6 settembre 2025.