Niente Piedibus a Inzago, la proposta: "Paghiamo una cooperativa"
Il problema è la mancanza di volontari disposti a seguire il servizio
Anche quest’anno il servizio Piedibus a Inzago non è stato attivato: non ci sono volontari che lo gestiscano. Così il gruppo di opposizione Inzago città aperta ha lanciato una proposta: pagare una cooperativa.
Mancano i volontari
A fare il quadro della situazione è stata l’assessore alla Scuola Sabrina Cagnardi durante l’illustrazione del Piano per il diritto allo studio avvenuta nella seduta del Consiglio comunale della scorsa settimana:
Negli anni passati il Piedibus è stato sospeso a causa dell'organizzazione didattica delle scuole primarie che prevedevano orari differenziati di entrata in base alle classi di appartenenza degli alunni, rendendo quindi impossibile la gestione.
Quest'anno si è tentato di riattivarlo chiedendo la collaborazione del Comitato genitori nel cercare dei volontari disponibili a ricoprire il ruolo di accompagnatori sulle linee già definite ma, purtroppo, non è stata avanzata nessuna candidatura.
Nel corso del nuovo anno scolastico il Comune, consapevole della validità e dell’importanza del servizio, tenterà nuovamente di reperire nuove forze.
Ci lascia l’amaro in bocca dover constatare che nessuno si faccia avanti, ma non possiamo certo imporre l’adesione a nonni e genitori. E’ un peccato: ci sarebbe meno traffico con un occhio di riguardo all’ambiente.
La proposta
Da qui la proposta di Inzago città aperta:
Dato che non si trovano volontari, si potrebbe contattare una cooperativa. Si dovrebbero reperire le risorse almeno per far cominciare il servizio.