"Niente Nidi gratis, ma la colpa non è nostra. Contributi comunali raddoppiati"
A Truccazzano è polemica sulla mancata adesione alla misura regionale. Il sindaco ha pubblicato un comunicato per rispondere alle accuse e chiarire

E’ scontro a Truccazzano sui nidi gratis, la misura di Regione Lombardia che consente alle famiglie con bambini tra gli 0 e i 3 anni di non versare la retta, solitamente molto onerosa e che arriva in un momento già di per sé difficile economicamente, quale è quello in cui si ha un bimbo piccolo. Dal prossimo anno educativo, il Comune, che ha stipulato una convenzione con due strutture private, non aderirà più al provvedimento.
Il caso in Consiglio comunale
Lunedì 28 luglio 2025, in Consiglio comunale la questione è stata portata da un'interrogazione di Raissa Almeida, del gruppo misto, che ha chiesto ragione del fatto che i genitori, che già hanno dovuto pre-iscriversi in vista del nuovo anno educativo, che inizierà a settembre, hanno appreso da poco che il Municipio non aderisce più alla misura.
Ma chi, spaventato dalla notizia, ha provato a ritirarsi si è sentito rispondere che i termini per i ripensamenti erano scaduti e che quindi avrebbe dovuto pagare una penale di 3.000 euro.
La risposta dell'Amministrazione
La polemica non ha infiammato solo la serata di lunedì, ma anche i giorni seguenti soprattutto via social. Alla fine il sindaco Franco De Gregorio ha pubblicato un comunicato di replica e chiarimento della vicenda.
Negli ultimi giorni sono giunte alcune critiche da parte della minoranza riguardo alla presunta scarsa attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti delle famiglie che sostengono i costi delle rette per gli asili nido privati.
È doveroso quindi, da parte mia, chiarire e informare correttamente i cittadini su quanto è stato fatto — e su quanto continueremo a fare — per sostenere queste famiglie.
Va innanzitutto ricordato che sul territorio comunale non è presente un asilo nido pubblico.
Proprio per questo motivo, nel corso degli anni, l’Amministrazione ha sempre scelto di destinare le risorse statali provenienti dalla misura ministeriale “Sistema Integrato 0-6” proprio al sostegno delle famiglie che si avvalgono dei servizi privati, anziché ad altre destinazioni pur previste dalla normativa.
Per l’anno scolastico 2025/2026, grazie a tali fondi, il Comune ha messo a disposizione ben 45.000 euro per l’attivazione di un bando “Bonus Nido Comunale”, rivolto alle famiglie con bambini iscritti presso nidi privati convenzionati. Il contributo mensile previsto dal bando è stato più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, rafforzando ulteriormente il nostro impegno concreto.
I contributi spettanti alle famiglie
La nota dà conto anche dei contributi che spettano ai nuclei familiari:
- Per le famiglie con ISEE da 0 a 15.000 euro, il contributo comunale mensile passa da 127,28 euro a 260,00 euro;
- Per le famiglie con ISEE tra 15.000 e 25.000 euro, il contributo passa da 77,20 euro a 210,00 euro.
De Gregorio ha aggiunto che tale contributo integra quello statale erogato dall’INPS per i genitori lavoratori che utilizzano i nidi privati, che ammonta a:
- 272,72 euro per i bambini nati nel 2023,
- 327,00 euro per i bambini nati nel 2024 e 2025.
"Retta quasi annullata anche senza Nidi gratis"
Ancora De Gregorio:
Grazie alla combinazione dei contributi comunale e statale, la quota effettivamente a carico delle famiglie si riduce drasticamente, permettendo l’accesso ai servizi educativi della prima infanzia con un onere minimo.
Al bando comunale per la convenzione con asili nido privati hanno aderito due strutture presenti sul territorio. Le famiglie i cui figli frequenteranno queste strutture potranno quindi beneficiare del Bonus Nido Comunale.
Infine, si segnala che il Comune di Truccazzano non ha aderito quest’anno alla misura “Nidi Gratis” di Regione Lombardia, disciplinata dalla DGR 4593 del 23.06.2025 e dal Decreto 9137 del 26.06.2025.
"Colpa della Regione"
Infine il primo cittadino ha spiegato che la decisione di non aderire ha origine nella misura regionale stessa:
Tale misura ha sempre previsto che le famiglie non debbano anticipare ai nidi le quote regionali e quest’anno ha posto in capo ai comuni il compito di vigilare sul rispetto di questo vincolo, probabilmente anche a causa di segnalazioni ricevute in passato su questo fronte.
Per i nostri nidi convenzionati l’attesa del trasferimento dei fondi da parte del comune, a seguito della ricezione degli stessi da Regione Lombardia richiede tempi di liquidazione incompatibili con la loro sostenibilità organizzativa ed economica.
Per questi motivi, l’Amministrazione non ha aderito alla misura ma ha garantito comunque un intervento diretto, immediato e concreto, a vantaggio delle famiglie lavoratrici che hanno necessità di accedere ai servizi di asilo nido anche per poter conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro.
Ribadiamo con forza che l’attenzione alle famiglie e alla fascia 0-6 è sempre stata una priorità di questa Amministrazione. Il nostro impegno è rivolto a garantire, con serietà e responsabilità, un supporto educativo ed economico efficace, nel rispetto del principio di corresponsabilità educativa e dell’equità sociale.