Premiazioni

Nel trionfo agli Oscar c'è anche un pizzico di Carugate

E' un "cervello in fuga". Da poco più di 5 anni, infatti, vive a Praga e lavora all’interno di un team di esperti che ha curato le ambientazioni di "Niente di nuovo sul fronte occidentale"

Nel trionfo agli Oscar c'è anche un pizzico di Carugate
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Elena Nassi, 30enne di Carugate, è uno degli architetti cinematografici di "Niente di nuovo sul fronte occidentale".

Un cervello in fuga: da Carugate agli Oscar

E' un "cervello in fuga". Da poco più di 5 anni, infatti, vive a Praga e lavora all’interno di un team di esperti che ha curato le ambientazioni di "Niente di nuovo sul fronte occidentale", pellicola che ha portato a casa ben quattro statuette dell’Academy. Una pellicola molto chiacchierata e ammirata.

"Niente di nuovo sul fronte occidentale", anche Carugate agli Oscar

La pellicola ha colpito nel segno e si è aggiudicata ben quattro statuette: per il miglior film straniero, per le musiche, per la fotografia e per la scenografia.

Ambito, quest’ultimo, che ha visto impegnata proprio Nassi. Ed ecco allora che l’emozione non potevano che essere amplificate. Si è trasferita in Repubblica Ceca durante l’Erasmus. E da allora non ha più rifatto le valigie per tornare in Italia. Cittadina d’Europa, si è laureata all’Accademia di Brera specializzandosi come "architetto cinematografico".

“Niente di nuovo sul fronte occidentale” è stato il primo film su cui ho lavorato dopo la pausa imposta dal Covid. Mi sono occupata degli interni di due treni: quello con a bordo la delegazione tedesca e quello invece francese, dove è stato poi firmato l’armistizio. Basandomi su documenti e foto storiche, la particolarità è stata ricostruire i luoghi nella maniera più fedele possibile, facendo emergere l’opulenza e il lusso delle carrozze in contrasto invece con il fango e il dramma delle trincee, nelle quali si sviluppa gran parte del film. La soddisfazione per il premio è stata tanta. Prima di tutto perché c’era molta concorrenza, penso per esempio a “Elvis” e “Babylon”, senza tralasciare il fatto che “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, essendo una produzione tedesca, aveva a disposizione un budget minore rispetto a quello stanziato per le pellicole targate Hollywood.

Insomma, l’Europa non ha certo deluso a Los Angeles. E nel trionfo c’è stato anche un sano pizzico di Carugate.

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