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Nel trionfo agli Oscar c'è anche un pizzico di Carugate

E' un "cervello in fuga". Da poco più di 5 anni, infatti, vive a Praga e lavora all’interno di un team di esperti che ha curato le ambientazioni di "Niente di nuovo sul fronte occidentale"

Nel trionfo agli Oscar c'è anche un pizzico di Carugate
Attualità Martesana, 20 Marzo 2023 ore 16:40

Elena Nassi, 30enne di Carugate, è uno degli architetti cinematografici di "Niente di nuovo sul fronte occidentale".

Un cervello in fuga: da Carugate agli Oscar

E' un "cervello in fuga". Da poco più di 5 anni, infatti, vive a Praga e lavora all’interno di un team di esperti che ha curato le ambientazioni di "Niente di nuovo sul fronte occidentale", pellicola che ha portato a casa ben quattro statuette dell’Academy. Una pellicola molto chiacchierata e ammirata.

"Niente di nuovo sul fronte occidentale", anche Carugate agli Oscar

La pellicola ha colpito nel segno e si è aggiudicata ben quattro statuette: per il miglior film straniero, per le musiche, per la fotografia e per la scenografia.

Ambito, quest’ultimo, che ha visto impegnata proprio Nassi. Ed ecco allora che l’emozione non potevano che essere amplificate. Si è trasferita in Repubblica Ceca durante l’Erasmus. E da allora non ha più rifatto le valigie per tornare in Italia. Cittadina d’Europa, si è laureata all’Accademia di Brera specializzandosi come "architetto cinematografico".

“Niente di nuovo sul fronte occidentale” è stato il primo film su cui ho lavorato dopo la pausa imposta dal Covid. Mi sono occupata degli interni di due treni: quello con a bordo la delegazione tedesca e quello invece francese, dove è stato poi firmato l’armistizio. Basandomi su documenti e foto storiche, la particolarità è stata ricostruire i luoghi nella maniera più fedele possibile, facendo emergere l’opulenza e il lusso delle carrozze in contrasto invece con il fango e il dramma delle trincee, nelle quali si sviluppa gran parte del film. La soddisfazione per il premio è stata tanta. Prima di tutto perché c’era molta concorrenza, penso per esempio a “Elvis” e “Babylon”, senza tralasciare il fatto che “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, essendo una produzione tedesca, aveva a disposizione un budget minore rispetto a quello stanziato per le pellicole targate Hollywood.

Insomma, l’Europa non ha certo deluso a Los Angeles. E nel trionfo c’è stato anche un sano pizzico di Carugate.

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