Un decennio di impegno, integrazione e promozione sociale: è questo il traguardo festeggiato sabato 3 giugno, dall'Associazione Ponti di Cotone di Cassano d'Adda, un sodalizio composto da donne provenienti da diverse realtà del volontariato sociale.
Una mostra piena di solidarietà
Questo importante traguardo è stato festeggiato nel weekend attraverso una mostra situata nel primo piano di Casa Berva, in via Verdi 26. Presenti opere d'arte, manufatti e laboratori creativi aperti a tutti. I festeggiamenti proseguiranno nel prossimo weekend, sabato 10 e domenica 11 giugno, sempre lì.
Fondata nel 2013, l'associazione ha visto la partecipazione attiva di numerose donne che hanno riconosciuto il ruolo fondamentale delle relazioni interpersonali e della trasmissione di competenze nel percorso di integrazione e promozione sociale. Ponti di Cotone ha trovato un caloroso sostegno presso l'Acli di Cassano, che sin dall'inizio ha creduto nel loro lavoro e ha fornito il supporto necessario per la realizzazione delle attività dell'associazione.
L'impegno contro la violenza
Durante questi dieci anni di attività, le donne di Ponti di Cotone si sono riunite ogni mercoledì mattina per condividere conoscenze femminili, consigli, idee e per lavorare insieme a progetti e attività creative. Tra le numerose iniziative messe in campo da Ponti di Cotone, vi è il sostegno alla rete antiviolenza Adda Martesana V.I.O.L.A. Attraverso attività di sensibilizzazione, raccolta fondi e progetti mirati, l'associazione si è dedicata a sostenere le donne che si sono rivolte alla rete, fornendo un aiuto concreto e creando una rete di supporto solida e accogliente.
Durante il periodo del lockdown, le donne di Ponti di Cotone hanno dimostrato ancora una volta la loro creatività e la loro determinazione nel mantenere i legami tra di loro. Hanno realizzato un'opera d'arte unica ed emozionante, interamente composta da bamboline in maglia. Questa straordinaria creazione raffigura le ottanta donne che si sono rivolte alla rete di Ponti di Cotone nel corso dell'anno.
Così Chiara Cerea, referente dell'associazione:
L'opera d'arte è stata un modo per dare rappresentatività visiva alla realtà delle associazioni come la nostra e sottolineare l'importanza del loro ruolo. Durante il lockdown, ci siamo scambiate consigli e informazioni per portare avanti l'opera e abbiamo lavorato insieme, mantenendo i nostri legami e la nostra solidarietà nonostante le difficoltà.
