Morti sul lavoro, video e foto del flash mob davanti all'Ispettorato di Milano: "Fermiamo la strage"
Gli organizzatori: "Subito una legge per il reato di omicidio sul lavoro"
In corso il presidio davanti all'Ispettorato del Lavoro di Milano, promosso da USB, PaP e Rifondazione Comunista.
Morti sul lavoro, video e foto del flash mob davanti all'Ispettorato di Milano: "Fermiamo la strage"
È in corso questa mattina, giovedì 21 dicembre 2023, il presidio sotto l'Ispettorato del lavoro di Milano, organizzato dall'USB da PaP e Rifondazione Comunista.
L'obiettivo è la denuncia dei 1173 morti sul lavoro nel 2023, in linea col dato degli ultimi 20 anni, che ha due grosse cause: la mancanza di una legge che individui e punisca il reato di omicidio sul lavoro, quando le morti sono causate dalla mancata applicazione delle norme di sicurezza (spesso per aumentare la produzione); la seconda grande causa è la carenza insostenibile di personale ispettivo (Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, ATS) che fa si che non si facciano più ispezioni nei luoghi di lavoro e molte di quelle effettuate sono solo "sulla carta", hanno scritto gli organizzatori della protesta.
Con la Legge di Iniziativa Popolare per l'introduzione del Reato di Omicidio sul Lavoro, l'USB e tutte le forze che la sostengono, si pongono l'obiettivo di individuare responsabilità precise e fare diminuire in modo drastico il numero dei morti sul lavoro.
Dall'altro canto, continuerà la battaglia per le assunzioni nei ruoli ispettivi e per lo smantellamento della legge renziana che ha creato la figura dell'ispettore unico, la cui tuttologia , unita alla carenza di personale, ha aggravato la situazione.
Il testo della legge è la firma della LIP online è possibile sul sito https://leggeomicidiosullavoro.it/
Si sta per chiudere un altro anno nel quale viene confermata la drammatica realtà delle morti sul lavoro: ad oggi sono stati 1173, rispettando la macabra media di quasi tre decessi al giorno. Una strage non figlia del caso ma di precise scelte dei governi che continuano a chiudere gli occhi davanti ad una carenza “omicida” delle figure ispettive che dovrebbero vigilare sui diversi aspetti della sicurezza sui luoghi di lavoro; mentre nulla si fa per modificare la scellerata riforma renziana dell’ispettorato unico che, nel provare a raggruppare gli ispettori di Ispettorato del Lavoro, INAIL e INPS, ha creato la fantomatica figura dell’ispettore tuttologo che, come era facile prevedere, non ha risolto il problema ma l’ha aggravato, le istanze degli organizzatori
Una combinazione dagli effetti esiziali, confermata anche nel 2013 dai numeri della strage che sarà difficile frenare se non si introdurrà il reato di omicidio sul lavoro per accertare e punire le responsabilità dei datori di lavoro quando – come è successo fin troppe volte – le norme a tutela della sicurezza non vengono applicate, spesso per aumentare i cicli produttivi ed il profitto.
Da qui l'iniziativa in corso dalle 10.30 di stamattina presso la sede dell’Ispettorato del Lavoro di via Macchi a Milano, "per ricordare la situazione drammatica e per richiamare il Governo e le altre istituzioni alle loro responsabilità".
L’iniziativa è organizzata dall’Unione Sindacale di Base che ha promosso un’iniziativa di legge popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul luogo di lavoro (leggeomicidiosullavoro.it) per la quale è in corso la raccolta delle 50.000 firme necessarie, insieme a Rifondazione Comunista e Potere al Popolo che condividono e sostengono attivamente la proposta.