Esequie

Morte del tranviere Davide Teruzzi: giovedì pomeriggio il funerale

L'ultimo saluto a "Davidone" giovedì pomeriggio, alle 15, presso la chiesa Sacro Cuore

Morte del tranviere Davide Teruzzi: giovedì pomeriggio il funerale
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L'ultimo saluto al 50enne Davide Teruzzi si terrà giovedì 22 maggio 2025 nella sua Melzo. E' stata ufficializzata la data del suo funerale.

Il funerale a Melzo

Giovedì 22 maggio alle 15 presso la chiesa del Sacro Cuore di Melzo, in viale Europa, si terranno le esequie del tranviere morto domenica 11 maggio 2025 dopo un arresto cardiaco che lo aveva colto pochi giorni prima, mercoledì. La salma sarà a disposizione di amici e familiari per l'ultimo saluto a partire da domani, mercoledì 21 maggio, presso la Casa del commiato delle onoranze funebri La Melzese in via Quattro Vie 16 a Melzo, con possibilità di visita dalla mattina sino al pomeriggio.

Il malore poi la morte

Teruzzi, 50 anni, per quasi 25 anni è stato dipendente di Atm, la società che gestisce il trasporto pubblico a Milano e in diversi Comuni dell'hinterland. La sua grande passione per i treni, in particolare, lo aveva portato a svolgere il corso per diventare tranviere, lavoro che non ha più lasciato sino a domenica 4 maggio. Insieme ad alcuni colleghi di servizio in giornata festiva, infatti, si era recato per pranzo presso un ristorante di via Fabio Filzi a Milano. Un locale convenzionato con Atm dove hanno consumato il pasto, a seguito del quale tutti si sono sentiti male.

Il primo ricovero la sera stessa all'ospedale di Melzo, dove era stato dimesso il giorno dopo in quanto gli esami erano nella norma. Poi mercoledì l'arresto cardiaco e la disperata corsa al San Raffaele, ma per lui non c'è stato niente da fare. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per omicidio colposo ed ha disposto l'autopsia sulla salma. Per questo la famiglia ha dovuto aspettare sino a giovedì per l'ultimo saluto.

Conosciuto in città

"Davidone", come lo chiamavano amici e colleghi, era noto in paese per la sua collaborazione con la Parrocchia Sant'Alessandro ai tempi di don Antonio e don Enrico. In particolare aveva dato una mano con Radio Ok, l'emittente che trasmetteva proprio dal centro parrocchiale di via Monsignor Orsenigo. In tanti lo ricordano per la mole da gigante, ma l'indole dolce e gentile e quel sorriso sempre pronto sul volto. Affetto e vicinanza è stato espresso alla madre, Emilia Cirillo, di cui l'uomo si prendeva cura, e al fratello più giovane Marco.

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