Ospedale

Melzo: "Mia madre di 95 anni abbandonata su una barella in Pronto soccorso"

L'anziana è stata per diverse ore su una barella, senza mascherina e da sola.

Melzo: "Mia madre di 95 anni abbandonata su una barella in Pronto soccorso"
Pubblicato:
Aggiornato:

La denuncia di Marisa Mauri, residente a Melzo: "Mia madre di 95 anni è stata abbandonata da sola e per ore su una barella al Pronto soccorso: una vergogna".

La denuncia a Melzo: "Mia madre abbandonata su una barella"

Una storia che fa stringere il cuore e digrignare i denti, quella che ha raccontato Marisa Mauri, melzese, che ha vissuto una personale odissea al nosocomio cittadino, dopo che sua mamma è stata male. Niente da dire a chi l’ha curata, all’accoglienza e alla competenza, ma al momento delle dimissioni dell’anziana, ci sono stati diversi problemi.

"Mia madre è invalida al 100%, cieca, disfagica e con altri problemi di salute - ha raccontato Mauri - Nella vita ha fatto l’infermiera, gli ultimi dieci anni della sua carriera li ha dedicati proprio all’ospedale di Melzo. Giovedì 15 dicembre 2022 l’ho dovuta portare con urgenza al Pronto soccorso cittadino perché le era finito del cibo nei polmoni e poteva scatenarsi un’infezione dato che è molto debole e soggetta. Il personale è stato squisito, l’hanno curata con competenza, sono stati tutti molto gentili con lei. Il problema è giunto quando hanno deciso di dimetterla: saranno state le 11, forse mezzogiorno".

La donna però, secondo disposizione del medico, non sarebbe dovuta andare a casa in auto, ma solamente in ambulanza e su una barella. Viaggio per lei più sicuro.
Ambulanza che, sarebbe stata messa a disposizione dall’ospedale. Tuttavia, qualcosa è andato storto.

"Ha superato i 94 anni, ne ha quasi 95, e nell’attesa è dovuta stare su una barella vicino agli ascensori del Pronto soccorso - ha continuato la figlia - Senza mascherina, perché ha problemi di respirazione, e da sola. Mi hanno detto inizialmente che l’avrebbero rimandata a casa per le 15, ma poi, dato che non arrivava nessuno ho chiamato e mi hanno detto che l’orario era stato fissato per le 17. Per un paio d’ore ho pensato non sarebbe cambiato nulla. Tuttavia, non avevano segnato quale ambulanza era stata prenotata, così mi hanno nuovamente contattata dall’ospedale chiedendo a me di trovare un mezzo disponibile".

La donna ha dovuto sbrigarsela da sola.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 17 dicembre 2022.

Seguici sui nostri canali