Lutto

Melzo piange la sua amata religiosa: suor Carla si è spenta l'ultimo giorno del 2021

Per quasi 40 anni era stata un punto di riferimento per la città, sino al 2018 quando era stata richiamata in convento per trascorrere la pensione. La città le aveva tributato la benemerenza civica.

Melzo piange la sua amata religiosa: suor Carla si è spenta l'ultimo giorno del 2021
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Indimenticabile per generazioni di melzesi cresciuti nella scuola materna asilo Umberto I o nell'oratorio del Sacro Cuore. Si è spenta ieri, venerdì 31 dicembre 2021, nell'ultimo giorno dell'anno suor Carla Spagliardi. Melzo piange la sua amate religiosa.

Melzo piange suor Carla Spagliardi

Classe 1926, suor Carla per oltre 40 anni è stata un punto di riferimento per i melzesi. Come educatrice all'interno della scuola materna di via Invernizzi, come animatrice all'interno  dell'oratorio Sacro Cuore di viale Europa, come guida e sostegno nella Fede grazie all'opera di visita e di preghiera ai malati cui non si è mai sottratta negli anni trascorsi in città.  Suor Carla era arrivata a Melzo nel 1980, due anni dopo la consorella delle suore Sacramentine di Bergamo suo Pieralba Pesenti. Hanno portato avanti il loro servizio con devozione e passione sino al 2018 quando su ordine della madre superiora sono state richiamate alla base per trascorrere gli ultimi anni della vecchiaia. Suo Carla ha lasciato la sua "seconda casa" melzese a 91 anni.

La notizia della morte di suor Carla è arrivata proprio l'ultimo giorno dell'anno, lasciando attoniti tantissimi melzesi. Grande l'affetto per le religiose, tanto che quando erano state richiamate alla base in molti avevano cercato di fare di tutto per tenerle ancora a Melzo. Ma si sa, uno dei voti delle suore è l'obbedienza e ligie alla promessa fatta con la consacrazione hanno obbedito.

Cittadina onoraria di Melzo

Tale l'affetto, la stima e la riconoscenza nei confronti delle dure religiose che lo stesso anno della loro partenza, su proposta della comunità. all'unanimità la commissione consiliare preposta ha accettato la richiesta di tributare loro la benemerenza civica. Un riconoscimento per quattro decenni a servizio della città, dei più giovani, dei bambini, delle persone anziane, malate e sole che hanno trovato nelle religiose un conforto e una presenza fedele.

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