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Melzo Incontra: dialogo intergenerazionale sulla partecipazione politica

L’incertezza del mondo moderno si riflette anche sulla partecipazione civica e politica. Alcuni giovani si sono interrogati sui nuovi fenomeni della democrazia

Melzo Incontra: dialogo intergenerazionale sulla partecipazione politica

Nel pomeriggio di domenica è stato ospite a Melzo Incontra Antonio Campati, ricercatore di Filosofia Politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Alcuni giovani lo hanno interpellato per fare luce sui cambiamenti in atto in molti sistemi democratici, a partire dal nostro Paese.

L’altra partecipazione

L’incontro è stato preparato da cinque studenti universitari: Leonardo Cucchi, Antonio Lombardo, Ylenia Nurra, Alessia Metaj e Marco Vergani (che ha moderato).  Moltissimi i temi toccati, dall’astensionismo dilagante all’influenza dei social networks. Uno dei punti cardine è stato la percezione della politica come un mondo distante, spesso lontano dalle esigenze e dagli orizzonti dei giovani.

La partecipazione civile

I ragazzi e le ragazze intervenute hanno però sottolineato che anche la loro generazione ha dimostrato di avere a cuore la vita sociale e civica. La partecipazione civile però si manifesta oggi attraverso nuove forme, spesso al di fuori del tradizionale mondo dei partiti.

L’astensionismo è così interpretato come un sintomo del fastidio dei giovani che non si rispecchiano in nessun partito. La militanza giovanile sfocia perciò in associazioni spontanee o nel dibattito sui social, utilizzati come mezzo d’informazione ma anche di condivisione e dibattito. A tal proposito però Antonio Campati ha ricordato l’importanza dei partiti nel garantire la rappresentanza e la vita democratica:

Appartenere è difficile ma non si può fare politica senza appartenere. Le liste elettorali le fanno i partiti e non può esserci democrazia senza elezioni libere e frequenti.