Maxi ritardi nei lavori di Villa Torri, il Comune "licenzia" l'azienda
La decisione dell'Amministrazione di Vimodrone sul cantiere dello storico edificio in pieno centro

Fosche nubi si sono addensate sopra il cantiere di Villa Torri. A distanza di tre anni esatti dall’assegnazione della commessa per la ristrutturazione del primo lotto della storica dimora di via Sant’Ambrogio, l’Amministrazione comunale di Vimodrone ha, infatti, optato per la risoluzione del contratto per grave inadempimento da parte dell’azienda, con sede nel Vicentino, che si era aggiudicata la gara (con un bassissimo ribasso) con un importo complessivo che è arrivato a toccare quota 1,5 milioni di euro. Il tutto rassicurando di essere in grado di curare una partita non semplice.
Il difficile cantiere di Villa Torri
Che il cantiere non fosse di facile gestione, infatti, era emerso sin da subito, tra blocchi dei lavori (più o meno lunghi), varianti al progetto richieste e ottenute, indicazioni praticamente quotidiane della Soprintendenza, imprevisti in corso d’opera e richieste da parte della società di rivedere al rialzo l’ammontare della commessa, alla luce dell’aumento dei costi delle materie prime.
Il Comune "licenzia" l'impresa
La parola fine a questo infinito tira e molla è stata pronunciata nei giorni scorsi dall’Ufficio tecnico, che ha "licenziato" l’operatore elencando la lunga scia di problemi di natura tecnica, organizzativa ed economica. Basti pensare che alla data del 17 gennaio, nonostante fosse decorso il 90% del tempo contrattuale, risultava eseguito solo il 34% dei lavori. Da quella data, di fatto, il Municipio non ha più trovato alcun operaio all’interno del cantiere, che è stato dichiarato formalmente inattivo.
I pesanti ritardi nei lavori
Insomma, il traguardo (e il completamento del piano terra di Villa Torri) è ben lungi dall’essere tagliato. Ma non è solo una "semplice" questione di tempi.
In primis perché tra azienda e Comune è in corso un botta e risposta fatto di diffide e contestazioni incrociate, che non è per nulla escluso che non possa tramutarsi in una causa legale. In secondo luogo, il ritardo nelle lavorazioni, definito "grave e ingiustificabile" dall’Amministrazione, mette in serio rischio il mantenimento di cofinanziamento regionale pari a 500mila euro, vincolato al collaudo delle opere che dovrebbe essere effettuato non oltre il 30 aprile, ossia tra un mese e mezzo. Praticamente impossibile.
Il progetto della storica dimora
Il fabbricato, composto da tre corpi realizzati in epoche differenti, si presentava, prima del restauro conservativo del 2005-2008, come un rudere. Al momento si stava intervenendo sul lotto A, al piano terra, per creare una sala istituzionale (anche per i matrimoni) che si affacciasse sul retrostante Parco Torri e sistemare il cortile interno della dimora nella quale si trova una magnolia di duecento anni.
Per il primo edificio, quello a nord verso il Parco Torri, il progetto prevede la costruzione di un corpo ex novo destinato ai bagni, realizzato internamente alle murature perimetrali esistenti, che saranno consolidate.
Il secondo corpo, a ovest del cortile interno, che risale alla seconda metà del XX secolo, vedrà la demolizione di una porzione al fine di ampliare leggermente il collegamento pedonale tra il cortile della villa e il lotto confinante con la via Poverello d’Assisi. Nel corpo che si affaccia su via Sant’Ambrogio e a ovest, invece, sono previsti due locali ristoro che l’Amministrazione comunale vorrebbe adibire a caffè letterario.
Al netto di eventuali nuovi "ritocchi" al computo economico, la riqualificazione e contestuale apertura al pubblico di Villa Torri verrà a costare circa 3,5 milioni di euro, comprensivi anche degli interventi eseguiti una decina di anni fa. Ma, vista la situazione, la prudenza è d’obbligo.
Ora cosa accadrà?
Ora cosa accadrà?
"Anche con la consulenza di un avvocato stiamo cercando di capire come agire - ha detto il sindaco Dario Veneroni - Dispiace per come sia andata, ma purtroppo l’azienda ha dato dimostrazione di non essere all’altezza della situazione".
I problemi, infatti, erano emersi praticamente subito dopo l’assegnazione dell’appalto. E se il buongiorno si vede dal mattino...
Il sindaco: "Andremo avanti"
"Comunque non ci fermeremo - ha proseguito il primo cittadino - Andremo avanti con l’obiettivo di ristrutturare tutta la villa. Parallelamente stiamo dialogando con la Regione in merito al finanziamento per la rigenerazione urbana".
L’intento è di poter contare su una necessaria proroga dei tempi.
"Di sicuro le risorse già investite non andranno perse - ha concluso Veneroni - L’Ufficio tecnico sta valutando diverse ipotesi, come la chiamata dell’azienda seconda classificata in occasione del bando o l’affidamento diretto delle singole opere".