giorno della memoria

L'Unione donne italiane di Cernusco sul Naviglio esprime solidarietà a Liliana Segre

"Tutte noi siamo Liliana Segre, tutte noi ci sentiamo colpite e tutte noi continueremo con Liliana a difendere i valori della nostra Costituzione"

L'Unione donne italiane di Cernusco sul Naviglio esprime solidarietà a Liliana Segre
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Ricorre oggi, lunedì 27 gennaio 2025, la Giornata della memoria. La sezione di Cernusco sul Naviglio dell'Udi, l'Unione donne italiane, ha colto l'occasione per esprimere vicinanza a una donna vittima di vili attacchi personali, la senatrice Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz.

Lottare contro l'odio

Nell'esprimere la propria vicinanza alla senatrice a vita, l'Udi ha sottolineato la necessità di difendere i valori della democrazia:

Esprimiamo la nostra totale solidarietà alla senatrice Liliana Segre per i continui attacchi d’odio e intolleranza, attacchi che non colpiscono solo lei come donna integra che continua, nonostante tutto, a lottare contro l’odio razziale e a favore dei diritti umani, ma anche la nostra democrazia.

Ci riconosciamo completamente nei contenuti delle sue battaglie. La nostra storia di Associazione Udi parla per noi attraverso tutte le iniziative di questi anni.

Tutte noi siamo Liliana Segre, tutte noi ci sentiamo colpite e tutte noi continueremo con Liliana a difendere i valori della nostra Costituzione e del nostro stato democratico.

La commemorazione in città

Parole che richiamano alcuni dei discorsi pronunciati sabato quando si è tenuta la tradizionale posa delle rose bianche sulle pietre d'inciampo presenti in città. Così la vicesindaca Paola Colombo:

Come ha ricordato il presidente Mattarella, che il 27 gennaio sarà presente ad Auschwitz insieme ad altri capi di Stato, “la memoria è l’argine più forte contro il ritorno di ideologie di odio e intolleranza".

Quel giorno, il mondo guardò in faccia il male assoluto e comprese che non ci può essere futuro senza giustizia, senza verità, senza ricordo.

Ma la memoria non vive solo nei grandi discorsi o nei monumenti. Vive nei libri, nei racconti, nelle testimonianze e nei gesti concreti.

È per questo che dobbiamo essere grati a figure come Liliana Segre, una donna che ha fatto della propria vita una testimonianza straordinaria. In questi giorni, Liliana Segre è stata oggetto di una nuova ondata antisemita di insulti e odio sui social, in seguito all’uscita del documentario Il figlio, che racconta la sua storia attraverso lo sguardo del nipote. A lei va tutta la nostra solidarietà.

Ogni attacco a Liliana Segre è un attacco alla nostra memoria collettiva e ai valori fondanti della nostra democrazia.

Eppure, come ha detto lei stessa, “non mi fermo". E non dobbiamo fermarci neanche noi. Il nostro compito è quello di raccogliere il testimone che ci viene lasciato e portarlo avanti, trasmettendo ai più giovani il significato profondo della memoria.

Non è un atto sterile o formale: è un seme che va piantato per far crescere una società più giusta e consapevole.

 

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