L'ultimo saluto a don Franco Passoni: "Ciao don e grazie per averci insegnato a guardare il cuore delle persone"

L'ultimo saluto a don Franco Passoni: "Ciao don e grazie per averci insegnato a guardare il cuore delle persone"
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Chiesa gremita e una cinquantina di sacerdoti presenti per l'ultimo saluto a don Franco Passoni, amato sacerdote che ha lasciato il segno anche in Martesana, nelle comunità di Pessano d'Adda, Pozzo e Vignate.

L'addio a don Franco Passoni

Tante le persone che nel pomeriggio di oggi, giovedì 16 marzo, hanno voluto esserci nel Santuario della Beata Vergine del Rosario di Vimercate, per l'ultimo saluto a don Franco Passoni, prete della comunità, responsabile di Santa Maria Maddalena di Velasca, morto lunedì scorso.

Ad officiare sull'altare, insieme al vicario episcopale monsignor Luciano Angaroni, il responsabile della Comunità di Vimercate e Burago don Mirko Bellora , il decano don Angelo Puricelli. Nelle prime file, come detto, decine di sacerdoti, molti dei quali con don Franco hanno condiviso anni del cammino sacerdotale a Vimercate e non solo.

Il ricordo dell'arcivescovo

In apertura di cerimonia, monsignor Angaroni ha dato lettura di una lettera inviata dall'arcivescovo Mario Delpini.

"Desidero condividere la preghiera di suffragio e riconoscenza di coloro che hanno conosciuto, stimato e amato la figura di don Franco Passoni - ha scritto l'arcivescovo - Ha vissuto l'ultimo tratto della sua vita in condizioni di salute precarie, ma in condizioni spirituali esemplari. Sereno, riconoscente per le attenzioni premurose dei suoi cari, fiducioso nel suo Signore. Ho conosciuto e apprezzato don Franco in diverse situazioni e ho amato la sua intelligenza, capace di critica ma sempre con amore e disponibilità a costruire. Ha svolto il suo ministero con uno stile modesto, ma costantemente pronto a servire, a non far mancare la sua parola... Ha cercato la verità e ora la contempla nella comunione con Dio...".

Il saluto del sindaco di Vignate

Presente alla funzione, in fascia tricolore, il sindaco di Vignate Paolo Gobbi  che ha portato il saluto della sua comunità così profondamente legata a don Franco che per anni è stato parroco nella chiesa di Sant'Ambrogio. Non solo, il primo cittadino ha voluto condividere anche il suo ricordo personale di ragazzo cresciuto all'oratorio sotto l'ala di don Franco.

Ciao don permettimi anche oggi di ringraziarti. Grazie di averci insegnato di guardare nel cuore delle persone. Da uomo di grande cultura, ma anche di grande praticità che eri, ci hai fatto capire da subito di non  fermarci alle apparenze, andando anche oltre il senso comune, ma con l'obiettivo sempre di fare del bene.

Quello che per la mia esperienza è stato più evidente e che ricordo con più piacere è il fatto successo in occasione del funerale di un ragazzo di Vignate. Gli amici ti avevano chiesto di mettere una canzone rock metal all’uscita del feretro dalla chiesa. Io mi ricordo di essere venuto da te per dirti che pensavo non fosse opportuno farlo visto di che canzone si trattava, ma tu mi ha gelato con un “Paolo, se questa richiesta può far star bene qualcuno perché non accoglierla” Accogliere ecco, quella parola era importante per te e hai trasmesso perfettamente questo a chi ti è stato vicino anche solo per un attimo. Da Don Franco non si veniva mai respinti, potevi essere credente o meno, cristiano o di qualche altra religione, ricco o povero, colto o ignorante, per te non faceva differenza. Accoglievi tutti… anche gli juventini, da interista sfegatato che eri, questa forse la fatica maggiore. Accoglievi anche chi la chiesa teneva in disparte. In questo sei sempre stato un rivoluzionario nella Chiesa e il tuo esempio potrebbe insegnare a molti.

Ti ringrazio anche nella veste dell’istituzione che rappresento per il grande servizio che hai donato alla comunità di Vignate. Un servizio continuo, a volte silenzioso, ma che mai è mancato. Il ricordo che i vignatesi hanno di te è grande, il tuo modo di fare, la tua instancabile attività. Il tuo apparire semplice era un’arma per avvicinare tutti per poi lasciare nel cuore di ognuno una scintilla di amore, quell’amore che hai sempre avuto per Gesù e a cui finivi sempre per arrivare.

Non avevi l’abitudine di tacere quando qualcosa non ti andava e allora politici, vescovi o papi finivano anche loro nelle tue critiche. Commenti sempre attenti e puntuali per darci la possibilità di ascoltare il punto di vista di un uomo come te che ha sempre avuto a cuore la gente e il prossimo. Testone come eri hai voluto servire fino all’ultimo giorno la tua gente, sappiamo che nulla ti avrebbe fatto cambiare idea e, fino all’ultimo, ti sei dedicato a dire una parola di conforto a chi te la chiedeva nonostante facevi davvero fatica a stare in piedi e a parlare.

Grazie don, grazie di tutto, te ne sei andato solo dopo qualche ora dalla Lucia che tanto ti ha voluto bene quando eri a Vignate, ma che ha continuato a volertene in tutti questi anni nonostante avesse sempre da borbottare con te su tutto a partire dal tuo modo di tenere la camicia… ma alla fine eravate davvero uguali: due persone con un grande amore per il Signore e per la gente, due persone che non si sottraevano mai al servizio per gli altri, due esempi di vita. Mi piace pensare che vi siate ritrovati lassù e sono certo che ti avrà anche sgridato perché l’hai raggiunta troppo in fretta. Ciao don, come dicevamo spesso citando un film che abbiamo più volte visto insieme all’oratorio, “siamo in missione per conto di Dio” e, grazie al tue esempio, ti assicuro che continueremo ad esserlo.

 

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