L'ospedale unico della Martesana andrà al voto: presentata una mozione in Regione Lombardia
Il capogruppo di Noi Moderati, Nicolas Gallizzi, ha chiesto al Consiglio regionale di esprimersi sul progetto dell'ospedale di primo livello. Resta il nodo risorse e ubicazione

La proposta di realizzare il nuovo ospedale unico dell’Adda Martesana non aveva mai raggiunto livelli così alti. Con la mozione protocollata dal capogruppo in Consiglio regionale di Noi Moderati Nicolas Gallizzi, infatti, il progetto della nuova struttura sanitaria arriva direttamente al Pirellone, al voto dei rappresentanti della Lombardia che dovranno decidere se impegnare o meno la Giunta del governatore Attilio Fontana a mettere in atto le misure necessarie per portare a compimento l’opera.
Ospedale unico della Martesana in Regione
Per la prima volta il progetto dell’ospedale unico viene sottoposto al vaglio della politica. Niente chiacchiere, non ci si può più nascondere, ma si deve prendere una decisione. Lo sa bene Gallizzi, unico rappresentante del territorio della Martesana in seno al Consiglio regionale, che già a inizio aprile era stato tra coloro che avevano chiesto e ottenuto l’audizione in Commissione Sanità dei promotori del progetto: Carlo Gerli, delle Acli, l'ex sindaco di Grezzago e professore universitario Vittorio Mapelli e il referente Cisl Pensionati Melzo Angelo Lavagnini. La proposta che era stata presentata ai commissari aveva ottenuto riscontri positivi bipartisan, facendo emergere come la necessità di un presidio di primo livello non fosse soltanto una mera provocazione politica, ma un’esigenza del territorio motivata dai numeri.
Presentata una mozione
Gli stessi che Gallizzi ha riportato nella mozione che, tenendo conto dei tempi tecnici di istruttoria, sarà discussa in Consiglio regionale non prima di un mese a questa parte.
Un nuovo ospedale di primo livello potrebbe recuperare in pochi anni almeno il 20-22% della fuga verso centri vicini non specialistici, raggiungendo il 47% di domanda soddisfatta in loco - si legge nel testo del documento - La realizzazione di un nuovo ospedale pubblico rappresenterebbe una soluzione strategica per il territorio, migliorando la qualità e la quantità delle prestazioni erogate, contenendo i costi di gestione e offrendo un unico punto di riferimento per la medicina di base.
Un’operazione che complessivamente costerebbe alle casse regionali non meno di 317 milioni di euro a base d’asta, ma con uno sguardo che va alla gestione sanitaria del territorio dell’Adda Martesana in un’orizzonte di 30-40 anni.
Ho presentato la mozione di cui sono primo firmatario, ma ho già sentito altri colleghi che si sono detti interessati a sostenerla aggiungendo in calce il loro nome o votando a favore - ha spiegato Gallizzi - Il documento impegna il presidente Fontana e l’assessore al Welfare Guido Bertolaso a mettere in atto i provvedimenti necessari per la costruzione del nuovo ospedale. Al Consiglio viene chiesto di assumere una scelta forte e di prendere posizione su questo tema.
Saranno dunque partiti e gruppi a doversi confrontare internamente e sul territorio per capire quale posizione tenere di fronte a una richiesta di voto che spariglia le carte. Perché quando ci sarà da alzare la mano pro o contro l’ospedale di primo livello, non ci si potrà esimere dal prendere una posizione. Anche se, non è escluso, ci possa essere un tentativo di "indebolire" la mozione, trasformandola da un "impegno" per la Giunta regionale a un "invito". Anche in questo caso, però, bisognerà capire se si vorrà forzare la mano o procedere ancora a passettini, con il rischio che i tempi si allunghino sempre di più. Anche perché, come ricordato dallo stesso Gallizzi, fu Claudio Martelli, allora vice segretario del Psi, tra i primi a proporre la realizzazione di un ospedale di primo livello in Martesana. Erano gli anni Settanta.
In quale Comune realizzarlo?
Anche in caso di voto favorevole alla mozione, resta poi da dipanare la questione della potenziale ubicazione della struttura, con Melzo, Gorgonzola e Gessate (cui si aggiunge Settala che recentemente ha avanzato la propria candidatura) in pole per offrire spazi per la realizzazione dell’ospedale. Un tema su cui Gallizzi però non vuole sbilanciarsi:
Ciò che conta è realizzare l’opera, il dove è una questione che sarà affrontata dai tecnici