viabilità

L'inversione di via Briantea a Cernusco sul Naviglio potrebbe non essere definitiva

A due anni dall'adozione del provvedimento la maggioranza ha aperto a futuri possibili cambiamenti

L'inversione di via Briantea a Cernusco sul Naviglio potrebbe non essere definitiva
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Il senso unico in via Briantea a Cernusco sul Naviglio, invertito due anni fa e che ha suscitato mille polemiche, potrebbe anche essere oggetto di una rivisitazione.

Il senso unico invertito

L'inversione del senso unico di via Briantea va inquadrato in un più generale sistema di gestione della viabilità del comparto nord previsto nel Piano urbano del traffico, sulla scorta delle importanti modifiche degli ultimi vent'anni, prima tra tuti la realizzazione del nuovo asse via Fontanile-via Falcone e Borsellino.

Nel 2022 la viabilità era stata modificata a fuor di popolo. Da una parte c’era infatti un gruppo di cittadini che protestava per la difficoltà di raggiungere le loro abitazioni (soprattutto in via Gorizia, via Isonzo e limitrofe) venendo da nord; dall’altra l’incrocio tra la stessa via Briantea e via Svevo era stato teatro di incidenti spaventosi, con il ribaltamento dei veicoli coinvolti, anche se fortunatamente, senza mai causare feriti gravi.

Proprio per rispondere a quest’ultima emergenza era stato deciso di creare un’intersezione rialzata tra le due strade, posizionare adeguatamente lo specchio e dare seguito a quanto previsto nel Piano del traffico, ovvero l’inversione del senso unico. I risultati sembrano dare ragione al provvedimento: la visibilità dell’incrocio è sensibilmente migliorata e da allora sino a oggi non si sono più verificati sinistri.

Disagi sempre più evidenti due anni dopo

Sull'argomento è intervenuta nell'ultimo Consiglio comunale del 4 febbraio Rita Zecchini della lista Città in Comune Sinistra per Cernusco:

Sono trascorsi oltre due anni dal cambio del senso di marcia di via Briantea; l’Amministrazione comunale, in risposta ad una mia interpellanza del novembre 2022, si era impegnata ad eseguire un monitoraggio per verificare gli effetti di tale provvedimento.

A distanza di due anni si deve constatare che, in determinati orari (in particolare mattina e sera) permangono cronici intasamenti del traffico con ricadute sull’inquinamento e sulla viabilità con code di auto da Via Colombo fino al termine di via Videmari.

Con ulteriori ingorghi sulla via Don Minzoni (che immette sulla via Videmari) che partono addirittura da Via Fatebenefratelli e sul tratto di Via Dante che va verso il centro cittadino (ingorgo dovuto al fatto che i mezzi che prima svoltavano in Via Briantea per raggiungere Carugate/tangenziale ora sono costretti ad arrivare fino a Largo Gramsci per poi svoltare a sinistra in via Verdi.

Aggiungiamo che gli abitanti di via Trieste ora hanno due sbocchi su due sulla via Videmari, costringendo le auto dirette verso Carugate ad intasare e a fare gimkane sulla rotonda di Via Manzoni. Situazione caotica e complessa soprattutto la mattina vista la presenza di due plessi scolastici (via Manzoni e Scuola Suor Sorre).

Aggiungo inoltre che, chi usufruisce degli esercizi commerciali in via Briantea provenendo da via Trieste, spesso parcheggia in modo irregolare riducendo la visibilità e le possibilità di manovra per le auto che devono svoltare in via Briantea.

Serve a poco il cordolo posizionato da poche settimane se non addirittura a peggiorare la situazione.

Zecchini ha chiesto se sia stato fatto un monitoraggio sulla viabilità in quella zona di Cernusco e quale sia l’esito e come l’Amministrazione comunale intenda rispondere alle criticità qui sopra evidenziate.

Possibile modifica alla viabilità

La vicesindaca Paola Colombo ha spiegato che la situazione è nota:

Va rilevato che l’inversione ha avuto un impatto positivo all’incrocio tra via Briantea e via Svevo, dove in precedenza chi arrivava da quest’ultima strada aveva scarsa visibilità rispetto ai veicoli cui doveva dare la precedenza. Con ma modifica del senso unico, gli incidenti si sono azzerati.

Tuttavia la vicesindaca ha spiegato che la Giunta è consapevole anche dei problemi emersi e che la questione sarà allo studio del nuovo Piano urbano del traffico, un documento che sarà corollario al Piano di governo del territorio, in corso di discussione.

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