Cordoglio

Limito piange la scomparsa della storica cuoca dell'Antico Albergo

Caterina Villa, insieme ai figli Menotti e Giuseppe, gestiva il noto ristorante pioltellese, realtà presente in città da fine Ottocento.

Limito piange la scomparsa della storica cuoca dell'Antico Albergo
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La sua cucina non l'ha mai abbandonata, rinunciando a dare una mano ai fornelli solo quando le condizioni di salute non glielo permettevano più. Per tutti era la cuoca dell'Antico Albergo, la donna che per decenni ha portato avanti la trattoria prima, diventato ristorante poi, insieme ai figli Menotti Carlo Giuseppe. Si è spenta a 87 anni  Caterina Villa, un pezzo della storia di Limito e di Pioltello.

Limito piange la storica cuoca

Lei rappresentava la seconda generazione della famiglia Bianchi, gli storici gestori dell'Antico Albergo di via Dante a Limito. Un locale che era nato come stazione di posta e di cambio per i cavalli, diventato successivamente trattoria e infine ristorante. E dal 1962 in cucina, tra i fornelli, Caterina è diventata la regina, subentrando alla "nonna" che le passò il testimone. Una donna energica, dalle mille risorse, che oltre a gestire la trattoria sempre piena di cliente portava vanti anche il ruolo di madre e di moglie, gestendo i figli e la casa.

Una cuoca  provetta, specialmente quando si trattava di piatti della tradizione, portate che restano elementi fissi del menù (specialmente quello invernale) dell'Antico Albergo. Un talento  ereditato dalla famiglia, coltivato e affinato con l'esperienza servendo da mangiare a centinaia di persone ogni settimana.

Un altro lutto all'Antico Albergo

Un altro lutto che ha scosso Limito e i tanti affezionati al ristorante, che a giugno  si erano già stretti intorno alla famiglia Bianchi per la prematura scomparsa di Giuseppe, morto a soli 54 anni a causa di un brutto male. Proprio quest'ultimo aveva ereditato dalla mamma la passione e la bravura tra i fornelli, proseguendo con il fratello Menotti la tradizione di casa nella gestione del ristorante.

Nonostante passasse le giornate in cucina a preparare i piatti o a badare alla famiglia,  mia madre era una donna estremamente socievole. Amava uscire in sala per incontrare i clienti e scambiare quattro chiacchiere con loro. Aveva un'energia pazzesca e fino a tre anni fa non rinunciava a darsi ancora da fare preparando il rognone o le cervella fritte. Quando per motivi di salute non ha potuto più cucinare al ristorante per lei è stato un colpo molto duro.

ha raccontato il figlio Menotti, che poi ha voluto ringraziare le tantissime persone che hanno preso parte al funerale officiato sabato 17 settembre nella chiesa di San Giorgio o che hanno espresso la propria vicinanza alla famiglia in questo momento di dolore.

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