L'idea: orti comunali nel terreno confiscato alla criminalità
Il Municipio di Cologno Monzese ha chiesto di poter acquisire un'area strappata alle mafie: una parte è a verde, l'altra a parcheggio

Degli orti comunali su un terreno confiscato? L’Amministrazione comunale di Cologno Monzese sta ancora riflettendo in tal senso. Ma di certo, oltre all’utilità materiale (vista la lunga lista d’attesa), ci sarebbe poi anche l’aspetto simbolico legato alla "rinascita" di un’area strappata alla mafia.
Orti comunali nel terreno confiscato alla mafia
Villa Casati ha manifestato il proprio interesse ad acquisire al patrimonio indisponibile del Municipio un terreno di oltre 1.100 metri quadrati che si trova in via Giordano. L’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, infatti, ha chiesto all’Amministrazione Zanelli se fosse interessata. E la Giunta, nei giorni scorsi, ha risposto in maniera affermativa.
L'area è metà a verde e metà adibita a parcheggio
L’area, a seguito di una licenza edilizia rilasciata nel lontano 1973 per la costruzione di alcuni capannoni industriali, era stata vincolata a uso pubblico: una parte a parcheggio, un’altra invece a verde attrezzato. Se la prima (libera e accessibile) viene effettivamente usata come zona di sosta, fondamentale in un comparto ricco di attività produttive, l’altra è recintata ed è usata da privati per la coltivazione "fai da te".
La lunga lista d'attesa di agricoltori "a km zero"
"Ogni anno, con il bando per l’assegnazione degli orti comunali dietro Cascina Crivella, la richiesta è sempre maggiore rispetto all’offerta - ha spiegata l’assessore al Patrimonio Loredana Verzino - Quindi l’idea di realizzarne di nuovi, in via Giordano, risponderebbe a un bisogno reale e specifico. È un argomento che discuteremo insieme all’assessore alle Politiche sociali Antonio Velluto, affrontandolo però in maniera complessiva, sul 2026, focalizzandoci anche su altre zone». E chissà che il numero di appezzamenti, quindi, al momento ridotto rispetto alla reale esigenza, non possa moltiplicarsi ancora di più".