Liberazione dei soldati italiani imprigionati negli Usa: vola negli Stati Uniti anche l'ex sindaco
Oggi, venerdì 9 settembre 2022, una delegazione di parenti è partita per partecipare alle celebrazioni. Tra i deportati c'era anche il papà di Antonio Brescianini di Vimodrone.
Liberazione dei soldati italiani imprigionati negli Usa: vola negli Stati Uniti anche l'ex sindaco di Vimodrone Antonio Brescianini. Oggi, venerdì 9 settembre 2022, una delegazione di parenti è partita in aereo per partecipare alle celebrazioni del 75esimo anniversario. Tra i deportati c'era anche il papà dell'ex primo cittadino vimodronese.
Anniversario della liberazione dei soldati italiani imprigionati negli Usa
Un momento tanto atteso da due anni: la pandemia, infatti, nell’estate del 2020 aveva costretto a rinviare le celebrazioni per il 75esimo del ritorno dei soldati in Italia. Ma l’attesa è terminata. Una delegazione dell’Ampil è partita ieri, venerdì, alla volta degli Stati Uniti per partecipare all’anniversario legato alla costruzione della chiesa di Letterkenny, villaggio in Pennsylvania in cui dal 1943 al 1945 sono stati prigionieri i 1.200 bersaglieri italiani catturati dagli Alleati durante la ritirata dal Nord Africa e deportati dall’altra parte del mondo dagli americani.
Tra i prigionieri c'era anche il papà dell'ex sindaco di Vimodrone
Tra i trentuno parenti dei soldati volati oltre oceano che fanno parte dell’Associazione per la memoria dei prigionieri italiani a Letterkenny (il clou degli eventi istituzionali si terrà domani, domenica, 11 settembre 2022, una data simbolo) c’è anche l’ex sindaco Antonio Brescianini: suo padre Luigi, morto nel 1988 e prigioniero anch’egli per due anni, ha contribuito alla realizzazione dell’edificio religioso costruito con materiali di scarto dagli internati e poi diventato monumento nazionale. La precedente trasferta negli Usa risale al 2015, per il 70esimo anniversario.