L'assessore regionale Mazzali in visita a Netweek: "Obiettivo? Raccontare meglio le grandi opportunità che offriamo"
"Offriamo un mare di opportunità ai turisti che però non raccontiamo. Bisogna riuscire a distribuire i grandi flussi nel Fuori Milano affinché possano toccare con mano le realtà dove si produce il know-how"
Un patto di responsabilità in sinergia con gli stakeholder, volto a migliorare l'offerta turistica sotto l'insegna di unico grande marchio lombardo e che sappia raccogliere le sfide di una delle regioni trainanti dell'Europa attraverso la creazione di una Via Olimpica quale corsia preferenziale e volano attrattivo verso i luoghi che ospiteranno i giochi olimpici invernali Milano Cortina 2026.
A stringerlo, al termine della colazione di lavoro ospitata venerdì scorso al Ristorante La Salette di Verderio, dove si è recata al termine della visita istituzionale svolta presso la sede meratese del Gruppo Netweek l'assessore regionale al Turismo, marketing territoriale e moda Barbara Mazzali che ha fotografato la stagione estiva del turismo lombardo (che è già sold out fino al termine di settembre e destinato a raggiungere la doppia cifra entro fine anno) sottolineando come le deleghe da lei stessa assolte corrispondano al 13% del PIL lombardo.
L'assessore regionale Mazzali in visita a Netweek: "Obiettivo? Raccontare meglio le grandi opportunità che offriamo"
Presente all'evento anche Giacomo Zamperini, consigliere regionale nonché presidente della commissione speciale Valorizzaziome e tutela dei territori montani e di confine. Tra gli ospiti, Piermario Donadoni e Domenico Tenca di Itav iniziative turistiche alta Valsassina, Walter Monzani del Centro commerciale il Globo, Daniele Brunati presidente degli Amici di Como, Fabio Dadati presidente di Lariofiere, Irene Alfaroli assessore al Turismo del Comune di Bellano, Alberto Arrighi rapporti istituzionali di Qc Terme, Matteo Brambilla direttore commerciale di E-vai, Giovanni Cattaneo assessore al Turismo del Comune di Lecco, Alessio Laurenzano ad del Gruppo Netweek, Riccardo Galione ad di Publi in, Michele Diasio del Comune di Sondrio, Gigi Gianola di Gi group, Gianni Martino ad di E-vai, Renato Pagani di Sec Milano, Antonio Peccati e Alberto Riva di Confcommercio Lecco, Fabio Vergani del Comune di Imbersago, Miriam Tirinzoni di Mt holding srl., Angelo Colombo vice presidente di Rete imprese montagna Lago di Como e Giacomo Camozzini presidente di Gal quattro parchi.
Dignità ai territori, dalla grande metropoli che è Milano passando per le montagne, per arrivare a laghi e fiumi. Percorsi e contenitori chiari e univoci da dedicare a presenze e provenienze di turisti dall'Italia e dall'estero. Senza tralasciare lo sviluppo di un modello cosiddetto "Fuori Milano" che sappia inglobare le aree lombarde contribuendo a rafforzare l'insegna di Regione Lombardia agli occhi del mondo.
E poi i Grandi eventi, dove il Salone del mobile e il relativo Fuori salone rappresentano il fiore all'occhiello del know-how lombardo, declinabili all'utilizzo della bici quali mezzo efficiente per girare in lungo e in largo la nostra regione. Quindi la scelta di prediligere un turismo lento, capace di garantire elevati standard per la clientela alto-spendente, a scapito invece di quello mordi e fuggi. Infine ma non per importanza, la capacità di promuovere borghi e luoghi termali.
Qual è lo stato di salute del turismo lombardo mentre lo sguardo è già proiettato alle Olimpiadi invernali 2026. Come vi state preparando al grande appuntamento?
"Stiamo volando e lo stiamo facendo attraverso numeri importanti. Quelle che ho l'onore di assolvere sono deleghe che rappresentano il 13% del PIL lombardo. Tutto questo nella legislatura che ha stabilito un ministero per queste partite. La nostra è una regione che produce 78 miliardi di alta moda, il 60% della cosmesi che viene distribuita in Europa viene prodotta qui. Mi sono ritrovata diversi contenuti, tutti d'eccellenza e frutto degli imprenditori lombardi. Tuttavia non abbiamo un marchio proprio. Un turismo che scorre lungo due flussi, quello attorno a Como, con turisti di America e Australia e che si posiziona in quell'area e che sono considerati come alto spendenti, poi abbiamo tedeschi e un ritorno degli inglesi sul Lago di Garda. Non esiste l'idea vera e propria del turista. Serve creare un'identità lombarda, in uno stile che si contraddistingue per una sua peculiarità. Il fatto di essere lombardi vuol dire vivere di emozioni. Offriamo un mare di opportunità ai turisti che però non raccontiamo. Bisogna riuscire a distribuire i grandi flussi nel Fuori Milano affinché possano toccare con mano le realtà dove si produce il know-how. Una valorizzazione di un territorio nel suo insieme e dove generare opportunità".