L'appello da Melzo: "Chi ha degli appartamenti liberi, aiuti questa famiglia"
Sono rimasti senza un tetto sopra alla testa, i loro mobili, i loro effetti personali sono in "ostaggio" di quella che prima era casa loro, ora una prigione di acqua e macerie di tetto
"Chi ha degli appartamenti in affitto, aiuti questa famiglia", l'appello dell'Amministrazione di Melzo per venire in soccorso degli sfollati a causa del maltempo.
La tempesta ha reso inagibile la loro abitazione
Sono rimasti senza un tetto sopra alla testa, i loro mobili, i loro effetti personali sono in "ostaggio" di quella che prima era casa loro, ora una prigione di acqua e macerie di tetto. Non hanno una rete sociale, non hanno amici né parenti che li possono ospitare, e potranno stazionare ancora per poco tempo in una triste stanza d’albergo che il Comune pagherà solo fino alla fine del mese, poi da settembre il nulla.
Si tratta di marito e moglie, due stranieri residenti a Melzo, con un lavoro stabile e che all’ente, da quando sono approdati sul suolo cittadino non hanno mai chiesto nemmeno il becco di un quattrino di sussidio, ma che a causa della bufera che si è abbattuta sull’Adda Martesana si ritrovano senza casa.
Già perché l’appartamento che avevano preso in affitto da qualche anno, purtroppo, al momento non è più agibile e non è ancora chiaro se verrà risistemato.
"Se qualcuno ha una casa contatti i Servizi sociali"
La situazione per queste persone è critica, non lo nascondo. Purtroppo sei nuclei familiari, composti da soli adulti hanno le abitazioni che sono state dichiarate inagibili. Tre hanno trovato ospitalità presso famiglie o amici, le altre tre invece, si sono rivolte al Comune per trovare una soluzione alternativa. Si trovano tutti in affitto e purtroppo il tetto dello stabile dove abitavano ha subito gravissimi danni. Abbiamo dovuto collocare queste persone, che sul territorio non hanno una rete sociale, in una struttura ricettiva poco distante dalla città, ma solo per un tempo determinato. Un mese, fino alla fine di agosto: a settembre dovranno andarsene. Sul territorio ci sono 200 case sfitte, chi vuole metterne a disposizione una contatti il Comune o i Servizi sociali.
ha spiegato il sindaco Antonio Fusè.