Fiume adda

L'Adda può tornare navigabile? 15 anni fa tre giovani di Trezzo erano arrivati fino a Venezia

Il Parco Adda Nord pensa di riaprire la navigazione sul fiume, ma c'è chi, in barca a remi, nel 2007, aveva già solcato le sue acque.

L'Adda può tornare navigabile? 15 anni fa tre giovani di Trezzo erano arrivati fino a Venezia
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Da qualche tempo il Parco Adda Nord pensa di riaprire la navigabilità del fiume, almeno in alcuni tratti. Poche settimane fa, a Villa Gina, sede dell'ente sita a Trezzo sull'Adda, era persino stata organizzata una tavola rotonda per raccogliere idee, proposte, suggerimenti. Eppure, non tutti si ricordano che qualcuno, ormai 15 anni fa, a bordo di una barca a remi, era arrivato fino a Venezia solcando proprio le acque.

Nel 2007 l'impresa dei "Barlafus"

Da Trezzo a Venezia in barca, navigando l’Adda e il Po per arrivare a Piazza San Marco. Un’impresa che tanti trezzesi, a partire dal ’900, hanno intrapreso, per sfida o per gioco. L’ultima è del 2007, ormai 15 anni fa, ed era stata compiuta da tre amici, allora 24enni: Cristian Bonomi, Roberto Bassani e Lorenzo Perego. Partiti il 21 luglio, giunsero nel capoluogo veneto alle prime luci del 28, dopo una settimana di navigazione.

2007 - O raidisti in partenza a Concesa lungo il naviglio Martesana (Foto Rino Tinelli)
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2007 - Arrivo a Venezia
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2007 - Arrivo alla canottieri storica Bucintoro di Venezia
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Queste le parole del "capitano di vascello" Bonomi:

 «Non lo rifarei mai oggi, è  un'impresa che va fatta con la spensieratezza della gioventù - ha detto - A colpirmi non fu soltanto il paesaggio ma anche le persone che incontravamo lungo il viaggio, a mano a mano che ci allontanavamo dalla nostra città. Posti diversi e modi diversi di relazionarci con gli altri, per chiedere un panino o un posto dove dormire la notte».

Una tradizione tutta trezzese

Una vera e propria tradizione per i giovani trezzesi, nata nel 1931 quando un gruppo di giovani fascisti tentò per la prima volta di raggiungere Venezia a bordo di una bagnarola. Da allora altri tentarono di imitarli: prima fu la volta di una squadra di laureati nel 1954, una di operai nel ’56 e poi gli sportivi del 1982. Infine, gli «improvvisati» del 2007.

trezzo sull'adda fino a venezia in barca cristian bonomi
I fascisti del '31

«Noi forse siamo davvero gli unici a non avere un nome che ci contraddistingui - ha spiegato Bonomi - In molti, all’inizio, ci chiamavano “barlafus”, in dialetto significa “incompetente”, per dirla alla buona. Effettivamente era proprio così: eravamo tre amici 24enni che studiavano all’università e che ancora non sapevano cosa fare nella vita. Eppure per poco non riuscimmo a battere il record dei nostri predecessori...»

1956 - Arrivo a Venezia (Foto Luciano Scotti)
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Gli operai del '56

1956 - I raidisti in partenza a Concesa lungo il naviglio Martesana (Foto Luciano Scotti)
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Gli operai del '56

E chissà se un nuovo gruppo di giovani tenterà di nuovo l'impresa...

1982 - Arrivo a Venezia (Foto Battista Casiraghi)
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Gli sportivi del 1982

1982 - Arrivo alla canottieri Giudecca di Venezia (Foto Battista Casiraghi)
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Gli sportivi del 1982

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 17 dicembre 2022.

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