L'iniziativa

La visita dell'arcivescovo Delpini al centro vaccinale di Vimodrone: raggiunte le 30mila dosi

Accolto dal sindaco, dal personale sanitario e da una folta delegazione degli oltre cento volontari.

La visita dell'arcivescovo Delpini al centro vaccinale di Vimodrone: raggiunte le 30mila dosi
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La visita dell'arcivescovo di Milano Mario Delpini al centro vaccinale di Vimodrone: raggiunte le 30mila dosi. E' stato accolto tra gli altri dal sindaco Dario Veneroni, dal personale sanitario e da una folta delegazione degli oltre cento volontari (tra i 18 e gli 82 anni) che rendono possibile il funzionamento dell'hub di prossimità. Presenti anche i vertici di Ats e Asst e una rappresentanza dei Carabinieri (con il comandante della Compagnia di Sesto San Giovanni, il maggiore Saverio Sica) e della Polizia Locale, con il comandante Giovanni Pagliarini.

La visita dell'arcivescovo Mario Delpini a Vimodrone

Questa mattina, lunedì 30 agosto 2021, ha voluto visitare l'hub di via 11 Febbraio allestito nei locali del centro parrocchiale e attivo dai primi di giugno: ad accoglierlo c'erano infatti anche il parroco don Maurizio Pegoraro e il decano di Cologno Monzese e Vimodrone don Dino Valente. A condurre l'arcivescovo di Milano nella visita è stata la dottoressa Carla Pozzi, vicepresidente della cooperativa di medici Iml che gestisce la struttura. Il tutto nel giorno in cui il centro vaccinale di prossimità ha raggiunto quota 30mila dosi somministrate.

"Sono qui per dare una risposta alla domanda 'Come è fatta l'umanità?': non voglio credere al pessimismo, a coloro che parlano male della società, degli uomini e delle donne che la compongono e delle istituzioni - ha spiegato Delpini - Non presto ascolto alle notizie scandalistiche. Questo centro racconta di come davanti alle sfide noi tutti siamo in grado di trovare soluzioni. Qui c'è il rimedio alla pandemia: non credo nel discredito, non lo condivido, perché ho visto cosa siete riusciti a creare".

Vaccinarsi, ha proseguito l'arcivescovo, significa avere fiducia e "dire no ai sospetti e alle critiche che non sono basati sulla ricerca scientifica, ma sulle chiacchiere: è giusto che la discussione su questo tema ci sia, ma la base deve rimanere la fiducia. E qui, in questo centro vaccinale, ho trovato le risposte che mi incoraggiano".

Il "grazie" del sindaco

Prima dell'arcivescovo, a prendere la parola nel cortile del centro vaccinale (che non si è mai fermato neanche durante la visita di Delpini) è stato il sindaco Dario Veneroni. Al centro della rete che ha permesso l'entrata in funzione dell'hub, infatti, c'è stata l'Amministrazione comunale. Il raggiungimento delle 30mila dosi inoculate "è una risposta sorprendente che ha saputo mettere al centro il valore del dono, della gratuità e dell'impegno per gli altri e che potrebbe essere preso come esempio-pilota per affrontare analoghe situazioni future - ha spiegato il primo cittadino - Si tratta di un'esperienza virtuosa, che testimonia la vitalità delle risorse esistenti nella nostra società e come queste possano cooperare insieme, al di là di steccati e ideologie, per il bene comune".

I tre doni al monsignore

I volontari del gruppo "Vimodrone ama Vimodrone" (coordinati dal consigliere Domitilla Melloni) hanno poi voluto fare tre doni a Delpini: una maglia rossa (come quella indossata dai volontari, con i loro autografi), un quadro con alcuni messaggi di ringraziamento di immunizzati e tre torte fatte in casa, con sopra tre parole disegnate con la pastafrolla: "Tutto subito gratis".

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