La Trap Therapy è realtà: il cuore del progetto pulsa nell'Adda Martesana
I ragazzi insegneranno nelle scuole a seguire le proprie passioni... in maniera sana
La Trap Therapy è realtà: il cuore del progetto pulsa nell'Adda Martesana e a Melzo si scaldano i motori anche per la Fiera delle Palme.
Via ufficiale al progetto Trap Therapy
Sono giovani che si spendono per i giovani e che seguono solo un beat: la Trap Therapy, un progetto educativo, finanziato da Regione Lombardia, che pulserà nei cuori delle scuole dell'Adda Martesana: tanti i ragazzi non solo da "salvare", ma da anche da indirizzare verso passioni che non sono quelle canoniche. Il progetto è arrivato nelle scuole grazie all’impegno di molti e alla passione di un gruppo di ragazzi che in tanti davano per "spacciati". Ma hanno dimostrato di essere tutt’altro, anche un gradino sopra i pregiudizi della massa.
Nei giorni scorsi, è stato presentato ufficialmente davanti ai sindaci del territorio: Antonio Fusè, della città, Lorenzo Fucci, per Liscate e Angela Comelli per Bellinzago, più i Servizi sociali, insegnanti e il gruppo di ragazzi al completo.
Nato da una collaborazione tra i Servizi sociali comunali e un gruppo di ragazzi del territorio melzese che volevano esprimersi attraverso le loro passioni, il progetto è potuto proseguire e concretizzarsi grazie al finanziamento di Regione Lombardia nell’ambito del bando "Giovani Smart - SportMusicaArte 2022", con la partecipazione di tre partner del privato sociale: cooperativa Milagro come capofila, cooperativa Industria scenica e cooperativa Spazio Giovani, e due partner del pubblico, ovvero il Comune di Melzo e l’Unione dei Comuni Adda Martesana.
Scovare i talenti di ogni ragazzo e costruire qualcosa di bello
Da qualche giorno, Aurora, Pora, Mastro Hyde, Simone, Bvlls, Noba, Santa Cruz, Andy Gun e Tya sono i testimonial della campagna partecipata di lancio del progetto nei Comuni di Melzo, Bellinzago, Liscate, Pozzuolo e Truccazzano.
Vogliono stimolare la capacità dei ragazzi nell'orientare il proprio progetto di vita verso mete costruttive per se stessi e per gli altri. Il progetto andrà a investire sulla modalità della peer education, ovvero quell’insegnamento tra pari che aumenta l’autostima. Gli operatori andranno infatti a proporre e supportare il gruppo verso un apprendimento orientato alla cooperazione e al lavoro di gruppo, ma il loro contenuto sarà in tema di prodotti musicali e laboratoriali prodotto proprio dagli stessi giovani. La trap? E' uno strumento di connessione tra diverse generazioni.
Ragazzi giovani uniti dalla stessa passione
Per questi ragazzi, che hanno dai 18 ai 20 anni, la trap non è solo arte o passione, anche famiglia.
Siamo ragazzi uniti dalla stessa passione. Inizialmente sembrava impossibile, con il Servizio sociale, ma in soli due mesi abbiamo realizzato il nostro primo laboratorio, un progetto al quale si sono iscritti dieci ragazzi, ai quali abbiamo lasciato qualcosa. La trap non è solo negatività, non veicola solo messaggi e stili di vita sbagliati. Abbiamo avuto la possibilità di portare questo progetto nelle Marche: è stato lì che abbiamo capito il nostro valore, una prova che abbiamo vinto. Noi vogliamo far vedere l’altra faccia della medaglia di questo settore: il fatto che è arte, che attraverso a questa passione possiamo esprimerci senza parlare di droga e armi, ma con la voglia di poter uscire da certe situazioni fortemente negative. Vogliamo passare il messaggio che la musica può permettere alle persone di crescere, innalzare il lo spirito. Grazie alla trap e alla musica abbiamo formato una solida amicizia, una famiglia, ci aiutiamo e abbiamo la possibilità di lasciare qualcosa anche ad altri.
La loro avventura è appena iniziata: un palco scenico che non sarà solamente nelle scuole ma anche all'attesissima Fiera delle Palme.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da venerdì 10 febbraio 2023.