"Invasione"

La scuola primaria di Pessano con Bornago assediata dagli ibis sacri

Gli uccelli hanno colonizzato a decine il cortile dell'istituto (ma anche la residenza Don Gnocchi) e causano grave disagio con le loro deiezioni

La scuola primaria di Pessano con Bornago assediata dagli ibis sacri
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"Allarme, questa è un’invasione". Il grido di tanti residenti e dell’Amministrazione di Pessano con Bornago, che si trovano a fare i conti con una vera e propria colonia di ibis sacri che hanno deciso di costruire la propria dimora in paese.

Ibis sacri a Pessano

Decine di uccelli hanno nidificato sul pino all’interno del cortile della scuola elementare e sull’albero di fronte alla residenza Don Gnocchi. All’inizio vederli era un piacere, quando però erano due o tre che ogni tanto passeggiavano di fronte al Municipio. Adesso ce ne sono oltre trenta.

La situazione va avanti da ormai qualche mese, anche se adesso col caldo estivo sta degenerando, soprattutto a causa delle deiezioni dei volatili, che emanano cattivo odore che, loro malgrado, tiene compagnia ogni mattina ai dipendenti comunali e a quanti abitano nei pressi della Fondazione o della Primaria.

L'Amministrazione si è data da fare per intervenire, come ha spiegato la vicesindaca Giuliana Di Rito.

Con la collaborazione dell’Ufficio ecologia abbiamo interpellato l’Ufficio veterinario di Ats Città metropolitana, che a sua volta ci ha spiegato che a occuparsene è il Niv. Da cui è arrivata la disposizione di non toccare gli uccelli fino alla loro migrazione.

Per quanto, infatti, l’ibis sacro non sia una specie protetta, è anche vero che da prescrizione normativa non è possibile scacciare o infastidire gli animali nella loro fase riproduttiva.

Iniziano le sanificazioni

Intanto sono stati fatti dei sopralluoghi per valutare se gli ibis avessero delle malattie, ma fortunatamente sono risultati sani.

I "regalini" che lasciano rischiano di costringere a tagliare gli alberi assediati, per questo è importante intervenire con sanificazioni tempestive. Non rimane che attendere settembre quando (si spera) gli ibis si dovrebbero decidere a migrare.

E’ anche in previsione l’installazione di due dispositivi di dissuasione che aiuterebbero a tener lontani gli animali dagli alberi, una sorta di trombetta che simula il verso del predatore e poi degli specchietti per riflettere il sole. Entrambi dovrebbero convincerli a cercare una casa altrove.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 1 luglio 2023.

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