INIZIATIVA

La prima Pastasciutta antifascista e democratica con il circolo Pd di Pioltello

Oltre cento cittadini, nonostante la pioggia incessante, hanno aderito all'evento organizzato lunedì sera

La prima Pastasciutta antifascista e democratica con il circolo Pd di Pioltello
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Convivialità, un buon piatto di pasta e un fermo "no" contro il fascismo a favore della democrazia. Che si conferma uno dei capisaldi del circolo Pd David Sassoli di Pioltello, organizzatore dell'iniziativa di lunedì, 23 settembre 2024.

La Pastasciutta antifascista e democratica

Un pentolone a bollire, la semplicità di una pasta al sugo e il gioco è fatto, nonostante la pioggia battente. Perché, per rinnovare quello spirito di condivisione, è sufficiente sedersi a tavola insieme ad amici e vicini di casa accomunati dallo stesso ideale politico.

L'evento tradizionalmente si ricorda a luglio. Da quando sono stata eletta segretaria, lo scorso ottobre, ho sentito riproporsi più volte questa iniziativa che ho sentito talmente mia da aver voluto portarlo anche a Pioltello. Una pastasciutta antifascista, certo, ma teniamo a sottolineare anche la sua democraticità. Il Governo non si sta occupando di questo, tralasciando valori fondamentali per noi come il principio di libertà e uguaglianza. Vogliamo rivederci come Italia unita, anche a seguito della raccolta firme per l'autonomia differenziata. È il popolo che deve essere al centro delle decisioni. Questa sera il nostro è un messaggio di speranza per i giovani. Non c'è cosa più bella che trovarsi e condividere cibo e valori, in modo che anche le diverse generazioni si possano avvicinare.

ha spiegato Paola Nicola, segretaria del circolo Pd pioltellese.

Presenti lunedì sera anche la senatrice Simona Malpezzi, il segretario metropolitano Pd Alessandro Capelli e il consigliere regionale Simone Negri. Oltre alla giunta di Pioltello, con le forze politiche alleate e il presidente dell'Anpi cittadina Pierino Rossini.

La rievocazione storica

La Pastasciutta antifascista è una rievocazione storica che si tiene tradizionalmente il 25 luglio, giorno dell'arresto di Mussolini avvenuto nel 1943, in ricordo del piatto di pasta che la famiglia Cervi offrì in piazza a Campegine. In quell'occasione, vennero a conoscenza della caduta di Mussolini tornando a casa dopo il lavoro nei campi. Si procurarono quindi la farina, presero a credito burro e formaggio e prepararono chili e chili di pasta che poi distribuirono alla gente del paese.

Gli scatti della cena

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