La lotta alla Violenza sulle donne è un gesto quotidiano, come comprare il pane
Un sacchetto del pane con i numeri di riferimento del Centro antiviolenza: questa l'iniziativa messa in campo da Pioltello, Segrate, Vimodrone e Rodano.
Un sacchetto del pane con riportati i riferimenti del Centro Antiviolenza Viola, i contatti e le indicazioni per chiedere aiuto. In otto lingue diverse. Per i Comuni aderenti al Distretto sociale 3 (Pioltello, Segrate, Vimodrone e Rodano) il contrasto alla violenza di genere deve essere un gesto quotidiano. Come comprare il pane.
Un sacchetto contro la violenza sulle donne
A partire da giovedì 24 novembre (e sino a esaurimento scorte) una quarantina di panifici e negozi della grande distribuzione dei Comuni del Distretto distribuiranno pane, pizze e focacce in sacchetti davvero speciali. Buste di carta con impresso sopra un messaggio che va oltre la sensibilizzazione, ma diventa uno strumento per raggiungere potenzialmente tutte le persone che sono vittime di abusi o che ne sono a conoscenza.
Impressi sui sacchetti, infatti, ci sono i contatti telefonici, l'indirizzo mail e la spiegazione di quali siano le attività svolte del Centro antiviolenza Viola. E per riuscire a coinvolgere il numero più ampio di persone si è scelto di stampare le scritte in otto differenti lingue, le principali se si considera la composizione della popolazione straniera in Martesana.
Un gesto quotidiano come comprare il pane
L'idea condivisa dagli assessore alle Pari opportunità e dai partner di Rete Viola è tanto semplice quanto efficace: contrastare la violenza di genere deve essere un gesto quotidiano, come comprare il pane la mattina. E così si è scelto un mezzo insolito, ma sicuramente efficace per diffondere l'informazione.
I sacchetti saranno distribuiti gratuitamente ai panifici, il cui compito sarà di utilizzarli a partire dal 24 novembre sino a esaurimento delle scorte.
Contro la violenza tutti i giorni
Presenti alla presentazione dell'iniziativa la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti insieme all'assessore Jessica D'Adamo, il collega segratese Paolo Micheli e il primo cittadino di Vimodrone Dario Veneroni con l'assessore con delega alle Pari opportunità Rosa Maria Beninati.
I numeri che continuiamo a sentire sul numero di donne vittime di violenza ci devono far riflettere. E' evidente che bisogna cambiare lo stile, a partire dagli uomini e incominciando dai bambini. Sono le nuove generazioni le prime che devono essere sensibilizzate su queste tematiche.
ha commentato Veneroni
Queste iniziative servono per far prendere consapevolezza alle donne di cosa significhi essere vittime di violenza e per dare loro gli strumenti per uscire da questa condizione
ha fatto eco l'assessore Beninati. Per Paolo Micheli di Segrate, invece, il problema non deve essere scisso dalla situazione delle famiglie, le prime realtà in cui trova sfogo la violenza di genere.
Lo dicono i numeri. L'emergenza Covid, oltre a minare la salute delle persone, ha avuto pesanti ricadute sulla componente psicologica. Il disagio è evidente e la violenza spesso ne è conseguenza. A Segrate, peer esempio, abbiamo avuto un boom di divorzi che spesso altro non sono che la punta dell'iceberg di un malessere che colpisce in maniera particolare le donne.
Anche per questo è fondamentale insiste su iniziative che non siano isolate "solo" alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre), ma che diventino una vera quotidianità e un impegno costante anche da parte delle istituzioni.
Come Distretto sociale già nel 2017 abbiamo chiesto di portare il tema del contrasto alla violenza sulle donne nelle scuole, anche perché la sfida non deve essere sulla repressione, ma sulla prevenzione. In questa ottica auspichiamo anche dagli enti superiori, in particolare Regione Lombardia, una miglior gestione dei fondi che vengono destinati al tema della violenza, per mettere i Comuni in condizione di rispondere ai reali problemi dei propri territori
ha aggiunto D'Adamo, con la sindaco Cosciotti che ha voluto ribadire:
La vicinanza e la prossimità sono fattori fondamentali e per questo già da due anni abbiamo voluto che il nostro Centro antiviolenza fosse itinerante, spostandosi tra i Comuni del Distretto per dare una risposta immediata e vicina alle persone vittime di questo genere di problematiche.