La Croce Rossa "sfrattata" da Segrate
L'Amministrazione non ha prorogato il comodato d'uso e l'organizzazione di volontariato dovrà cercare un'altra sede.
Quando il Comitato di Milano della Croce Rossa italiana ha trasferito nel capannone di via Morandi a Segrate la sua sede logistica l'intera città ha esultato. Ma ora è stata "sfrattata".
Segrate, la Croce Rossa dovrà lasciare la sua sede
Il capannone di via Morandi a Segrate dovrà essere sgomberato entro il 31 dicembre 2021, senza altre proroghe o possibilità. Lo stesso che ha ospitato dal 2018 il Comitato di Milano della Croce Rossa italiana, che ha stoccato generi alimentari distribuiti a 42mila persone e famiglie al mese. Ma adesso l'organizzazione di volontariato dovrà trovare un altro posto.
Una questione "contrattuale"
Secondo l'assessore al Territorio Francesco Di Chio non ci sono altre possibilità dato che il capannone era stato requisito alla criminalità organizzata.
"Era necessario stipulare un contratto di lunga durata come richiesto dall’Agenzia dei beni confiscati - ha spiegato - Gli investimenti per sistemare l'immobile sono onerosi e i referenti della Cri non se la sono sentita. Perdere una realtà così importante è un dispiacere enorme, ma essendo un edificio sequestrato alla mafia necessita di un contratto definito, non si poteva proseguire così con il comodato d'uso".
La promessa: "Non abbandoneremo nessuno"
"Non ci fermeremo, consegneremo viveri e porteremo avanti i progetti solidali sino all’ultimo giorno e poi anche a gennaio quando saremo altrove - ha sottolineato il vicedirettore del Comitato di Milano della Croce Rossa italiana Paolo Bosso - Siamo abituati alle emergenze, ma anche ad aiutare tutti e quindi continueremo la nostra missione sul territorio".
Rimane aperta la futura destinazione del capannone.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 11 settembre 2021.