La comunità di Rivolta d'Adda piange Maurizio Cipelletti, esempio di inclusione
Si è spento a 66 anni un uomo conosciuto e amato da tutti i rivoltani, esempio di inclusione e di integrazione delle persone con disabilità
Addio a Maurizio Cipelletti: si è spento a 66 anni un uomo conosciuto e amato da tutti a Rivolta d'Adda, esempio di inclusione e di integrazione delle persone con disabilità.
Addio Maurizio, esempio di inclusione
I funerali si sono celebrati lunedì pomeriggio nella chiesa della "Casa famiglia Spinelli", la struttura gestita dalle suore Adoratrici che rappresentavano da sempre per lui la sua unica famiglia. Era venuto a mancare sabato scorso a causa di un arresto cardiaco all’ospedale di Melzo, dove si trovava per risolvere una patologia pregressa.
Subito si sono moltiplicati sui social i messaggi di cordoglio e di ricordo sia da parte delle istituzioni, a cominciare dal sindaco Giovanni Sgroi che l’ha definito "anima buona", sia da parte di tanti cittadini. Anche la vicesindaco Marianna Patrini gli ha dedicato un toccante pensiero:"Maurizio, persona splendida, esempio di inclusione e partecipazione attiva e attaccamento nella comunità".
Semplicità e innocenza
Il coordinatore della Consulta della Cultura Ivan Losio ha invece pubblicato sul proprio profilo Facebook un lungo post con parole cariche di profonda ammirazione per un uomo che resterà nel cuore di tanti.
"Sei stato il fiore all’occhiello della comunità, un rivoltano doc che con semplicità e innocenza ha tradotto i valori della convivenza e l’orgoglio di un’appartenenza - si legge - Presente nei momenti felici, in quelli solenni, in quelli tristi e in quelli più semplici. Dall’asilo alla scuola, dalla chiesa all’oratorio, dalla piazza alla palestra. Un sorriso, un abbraccio, una pacca sulla spalla, un bacio, una risata, una lacrima. Ci sei sempre stato. Con la tua persona, incarnando l’esperienza di una vita sfortunata per vicende e dolorosa per prove fisiche, sei stato segno vivente del dono più prezioso che Rivolta potesse annoverare: l’opera di San Francesco Spinelli e delle sue suore che, a “Casa famiglia”, dedicano la loro vita a migliorare quella degli altri come hanno fatto con te, accolto e accompagnato per mano fin dall’infanzia. Grazie Maurizio per questa tua innocente e nobile testimonianza alla quale così presto dobbiamo rinunciare. Non so se saremo pronti a promuovere e vivere, da soli, i valori che tu ci hai ricordato. Il tuo ricordo avrà un posto speciale nel nostro cuore"