Fara d'Adda

La colonnina di mercurio sale, tutti all'Adda per un bagno... proibito

Diverse decine di persone, nella zona del Centro sportivo, sono entrate nelle acque del fiume in barba a tutti i divieti e ai blocchi

La colonnina di mercurio sale, tutti all'Adda per un bagno... proibito
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Ieri, domenica 11 agosto 2024, è stata forse la più calda di questa estate con la colonnina di mercurio che ha toccato i 35 gradi: tutti all'Adda, quindi, per cercare refrigerio nelle acque del fiume. Peccato che i bagnanti, ritratti all'altezza di Fara d'Adda, sulla riva cassanese che si affaccia sulla zona del Centro sportivo, lo stiano facendo in questo pomeriggio in barba ai divieti di balneazione e alle transenne che, di fatto, dovrebbero precludere l'accesso alle sponde del fiume.

Tutti all'Adda per un bagno, però è proibito

Non sono bastate le tragedie di queste settimane d'estate nel fiume Adda, i divieti di balneazione e le transenne messe dai volontari della Protezione civile per non consentire l'accesso alle sponde del fiume, a bloccare i bagnanti alla ricerca di un po' di refrigerio da temperature africane. Ecco quindi che a Cassano d'Adda, all'altezza del Centro sportivo farese che si affaccia sulla riva opposta, in tanti sono riusciti a superare le barriere erette dai volontari della Protezione civile e arrivare all'acqua dell'Adda per un bagno refrigerante, in barba anche al divieto di balneazione deciso dal Comune per la pericolosità rappresentata dalle correnti. Come una normale giornata al mare i bagnanti della domenica hanno così deciso di raggiungere le sponde del fiume e immergersi nelle fresche acque dell'Adda.

Poco più in là al lavoro i sommozzatori

Mentre i bagnanti si godono il refrigerio offerto dalle acque, speriamo facendolo senza allontanarsi troppo da riva per non rischiare di cadere vittime delle correnti del fiume, qualche decina di metri più in là lungo l'Adda sono al lavoro i sommozzatori di Treviglio. Al ponte, infatti, i volontari stanno lavorando per rimuovere i rami rimasti incastrati. Due modi diversi, quindi, anche per quanto riguarda la sicurezza e il rispetto delle regole, di vivere la domenica di festa.

Commenti
Gilberto

Piantiamola con stà storia del divieto di balneazione...È 70 anni che la gente del posto và al traversino per trovare un'pò di refrigerio..Non tutti sono nababbi ed hanno la grana per andare in ferie; Se poi qualche forestiero che non conosce le regole del traversino e le sue insidie, vuole fare il fenomeno,non la devono pagare tutti..

Stefano

Due pesi e due misure. I vigili restano al riparo all'ombra dove c'è l'accesso al traversino e ne vietano l'ingresso. Ma come mai non vanno all'isola borremeo a fare rispettare le regole e multare i trasgressori che si vedono dalla loro posizione?

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