La cascina pericolante di Vimodrone verrà abbattuta, ma parte una causa sull'Imu
La Baiacucco verrà rasa al suolo, per lasciare spazio a un edificio residenziale con i profili e volumi attuali. La società, però, contesta un avviso di accertamento inviato dal Comune
Chiusa una parentesi, se ne apre un’altra. Se da una parte, infatti, la strada per il recupero della molto degradata Cascina Baiacucco di Vimodrone sembra ormai spianata, anche alla luce di quanto previsto dal Pgt recentemente approvato in via definitiva, dall’altra è scattato un braccio di ferro tra la società proprietaria dello stabile di via Pascoli e l’Amministrazione comunale. E la ragione del contendere è l’ammontare dell’Imu che l’operatore avrebbe dovuto versare nelle casse del Municipio.
Il fronte fiscale su Cascina Baiacucco
La Società Cascina Baiacucco ha recentemente impugnato davanti alla Corte di giustizia tributaria provinciale un avviso di accertamento da quasi 11mila euro per l’imposta del 2017, somma che l’ente sostiene di non aver ingiustamente incamerato. Di diverso avviso la proprietaria dell’area ai confini con Cologno Monzese, che invece contesta come il Comune avrebbe tenuto conto di una base imponibile superiore a quella reale: 1.750.000 euro circa, contro 1.200.000 che invece è la cifra tenuta valida dall’operatore, pari al 41% del valore d’acquisto dell’intero compendio immobiliare dichiarato nel 2006 all’epoca della compravendita: 2.840.000 euro.
I conti tra società e Comune non tornano
Tra i due fronti c’è una discrepanza nello stabilire a quanto ammonti la superficie lorda di pavimento complessiva: 3.370 metri quadrati, come evidenzia il Municipio tenendo conto dell’approvazione definitiva del Piano di recupero, o 2.500, come invece sostiene il privato?
Il Municipio nomina un avvocato
La distanza tra le parti resta elevata, tanto che l’istanza di riesame avanzata dall’operatore ha avuto esito negativo. Ergo: si andrà davanti alla Cgt di primo grado, lasciando l’onere della decisione a una parte terza. La Giunta guidata dal sindaco Dario Veneroni ha nei giorni nominato l’avvocato (con studio a Lecce) che seguirà il caso per conto dell’Amministrazione e difenderà gli interessi dell’ente. Parcella: 2.600 euro.
Cosa prevede il Piano di governo del territorio
Nell’ambito dell’approvazione del Piano di governo del territorio è stata accolta un’osservazione presentata dalla stessa società, che ha chiesto di poter intervenire nel recupero della corte (diroccata e pericolante in più parti) abbattendola completamente, ma ricostruendola mantenendo la stessa sagoma, lo stesso volume e l’attuale numero di piani.
Lo storico edificio pericolante verrà abbattuto e ricostruito
Per quanto riguarda l’aspetto urbanistico, si farà tabula rasa. Ridotta ormai a un rudere (molte sue parti sono crollate da tempo, altre sono invece pericolanti), il Piano attuativo di Cascina Baiacucco era stato approvato nell’estate del 2022. Passerà attraverso la completa demolizione di quello che rimane dell’edificio costruito nella prima metà del XVIII secolo.
Al suo posto sorgeranno nuovi appartamenti residenziali (mantenendo superfici, volumetrie e perimetro di ciò che sarà buttato giù) e verrà raso al suolo anche un corpo di fabbrica di proprietà comunale. Al posto di quest’ultimo ne verrà costruito uno ex novo, sempre a destinazione pubblica, con una superficie di circa 250 metri quadrati. Sulla destinazione d’uso dell’immobile municipale sono ancora in corso ragionamenti e nulla è stato ancora deciso.
Di sicuro c’è che l’intervento porterà alcune opere di urbanizzazione: posti auto pubblici, una piazza dotata di arredo urbano, una pista ciclabile posta a nord ovest del comparto che richiamerà il percorso esistente di accesso della cascina e altre due ciclopedonali. Una a sud, in asfalto, l’altra sterrata, a nord, che collegherà Vimodrone a Cologno Monzese.