La Candy è cinese, ma il "cuore" resterà a Brugherio
Il nuovo Ceo di Haier Europe ha visitato lo stabilimento che si affaccia sull'autostrada A4
Candy rappresenta da sola l’11,6% del mercato ed è il secondo brand europeo nel suo segmento. Per questo il ridisegno del marchio prelude di conseguenza a un rilancio anche oltre i confini italiani.
Il "cuore" della Candy resta a Brugherio
Tuttavia il "cuore" imprenditoriale della storica azienda assorbita nel 2019 dal gruppo cinese Haier è e resta a Brugherio. Un aspetto evidenziato in occasione della Milano Design Week, palcoscenico scelto dalla società per lanciare il nuovo logo e i nuovi prodotti.
La rassicurazione del Ceo di Haier Europe
Il nuovo Ceo di Haier Europe Neil Tunstall, in carica da circa un mese, ha già visitato lo stabilimento cittadino. Ha evidenziato la volontà di puntare sul quartier generale brugherese, aumentando le capacità creative e tecnologiche assumendo designer e ingegneri: "È una fabbrica storica, siamo qui per rimanere", ha evidenziato l’amministratore delegato.
La partita con i sindacati
Intanto, però, i sindacati stanno seguendo una partita inversa, destinata alla fuoriuscita bonaria e su base volontaria di 70 operai Candy. Così facendo a Brugherio rimarranno 250 tute blu su 1.300 dipendenti, lasciandosi alle spalle ben 15 anni di cassa integrazione.