Variante al Pgt

La Brugherio del futuro: massimo 1.500 residenti in più e taglio del 37% del cemento

Cambiano le esigenze della città: non servono nuove scuole, ma spazi per lo sport e gli anziani

La Brugherio del futuro: massimo 1.500 residenti in più e taglio del 37% del cemento
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La popolazione (in generale crescita) potrà aumentare a Brugherio massimo di altre 1.000/1.500 unità, viaggiando quindi verso quota 40mila abitanti. Non di più, il tutto per mantenere l’equilibrio tra servizi offerti e viabilità da una parte e qualità della vita dei residenti dall’altra.

La Brugherio del futuro col nuovo Pgt

È questo uno degli aspetti che il Pim ha messo nero su bianco nella sua relazione depositata in Comune, tramutatasi poi nelle linee guida (approvate dalla Giunta) per la redazione del nuovo Piano di governo del territorio.

L’iter per la variante al Pgt è quindi entrata nel vivo: a occuparsene è appunto il Centro studi Pim, ente interamente a capitale pubblico di cui Brugherio è entrato recentemente a far parte.
E l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Assi (che ha tenuto per sé la delega all'Urbanistica), a prescindere dalle scelte politiche che vi inserirà all’interno, dovrà fare i conti con un dato: la necessità, in base alla normativa regionale, di sforbiciare del 37% il potenziale consumo di suolo previsto nel Documento di piano (ormai scaduto) approvato dalla prima Amministrazione Troiano.

La sforbiciata al consumo di suolo

Un’attività di cernita e contenimento che si focalizzerà necessariamente sulle aree attualmente non edificate e sulle quali aleggiano possibili Ambiti di trasformazione non decollati e rimasti sulla carta (per vari motivi).

La frazione di San Damiano

Al confine con Monza, per esempio, c’è l’At1 di San Damiano tra le vie Montello e Maestri del lavoro, incentrato su un terreno libero da costruzioni da oltre 16mila metri quadrati di superficie territoriale e a destinazione residenziale.

Il Piano del centro

Tre sono, invece, i comparti che arrivano dal Piano del Centro, sulla carta quindi non ancora completato. Uno è focalizzato sul possibile ampliamento della casa di riposo Villa Paradiso di via Dante, rimasto però anch’esso con le "quattro frecce".

L'area feste (e altro ancora)

Stessa sorte per l’Ambito di trasformazione strategica di via Turati (dove si posizionano le giostre in occasione della festa patronale), per l’At7 tra viale Trombello e le vie dei Mille e Croce (su un’area a verde da 17mila metri quadrati a destinazione residenziale, proprio dove è prevista una fermata della metrotranvia leggera) e per l’At4, detto Porta Sud, finito al centro di una battaglia legale.

Il grande progetto della Porta Sud

Si tratta di quasi 100mila metri quadrati liberi e con varie proprietà (compresi il Cap e lo stesso Municipio), tra via Quarto e via Primo Maggio, ai confini con Cernusco sul Naviglio e a ridosso dello svincolo della Tangenziale Est.

La Fondazione Tavecchio di Monza nel 2019 aveva presentato un Piano integrato di intervento da 22 milioni di euro, per far arrivare un poliambulatorio, una Rsa, una palestra, piscine riabilitative, sale polifunzionali, impianti sportivi e alloggi temporanei per media e lunga degenza, con alloggi anche per famigliari e accompagnatori. A questo si sarebbero aggiunti spazi per l’accoglienza e la cura di pazienti con Alzheimer e altre disabilità. L’Amministrazione Troiano bocciò l’idea del Pii, non ritenuto conforme al Pgt, salvo perdere al Tar dopo il ricorso dei proponenti. Il Consiglio di Stato infine, nel 2021, diede ragione a Villa Fiorita per un vizio di forma. E tutto, almeno fino a oggi, è rimasto in un limbo.

Cambiano le esigenze

"Costruire non vuol dire distruggere e lo dico certo non da imprenditore edile, visto che nella vita faccio tutt’altro - ha sottolineato Roberto - Va bene la riduzione del consumo di suolo, ma è necessario anche considerare la qualità di ciò che si realizza. Le aree a servizi, per esempio per un palazzetto dello sport, devono essere considerate per forza nel novero del consumo?".

Un ragionamento che sta alla base della variante al Pgt e che getta il sasso nello stagno delle scelte che l’Amministrazione (non solo in tema di sport e di spazi carenti per le società) dovrà prendere.

Basta classiche scuole

"I residenti aumentano, ma cala il numero di bambini - ha osservato il primo cittadino - La scuola media Leonardo, pensata per ospitare 700 studenti, alla fine del mio mandato potrebbe arrivare a 400. L’elementare Corridoni l’anno prossimo verrà chiusa, visto il progetto di ampliamento in corso della De Filippo di via Sant’Anna".

Il tutto al netto di altri edifici comunali (si pensi al Poliambulatorio di viale Lombardia, in vista della realizzazione della Casa di comunità nel centro commerciale Kennedy, o al Maria Bambina) che si libereranno e che quindi andranno pensati con altre funzioni.

Il bilancio dei Piani integrati

Da qui la necessità di rivedere le opere pubbliche a carico degli operatori di Piani integrati datati, ma ancora non conclusi.

"Il Pii di Baraggia, per il quale abbiamo escusso le fideiussioni per l’inadempienza degli operatori, prevede l’ampliamento della scuola Manzoni: abbiamo chiesto al Pim di capire se serva ancora nelle modalità inserite nel progetto - ha aggiunto Assi - Per il Piano integrato di via San Cristoforo, invece, è prevista ancora oggi la costruzione di una nuova scuola media nel terreno tra via Andreani e Monte Cervino. In questo caso è in corso una trattativa tra gli uffici comunali e i costruttori per capire se ci sia la possibilità di modificare la convenzione in essere e dedicare gli 1,7 milioni di euro pensati per il plesso alla realizzazione di una porzione della tangenzialina".

Ossia quella che collegherà (con due rotonde) il primo tratto di via Lodigiana con via Andreani, per poi proseguire verso via Bindellera.

C'è bisogno di spazi per lo sport

Di certo Brugherio ha fame di spazi per fare sport.

"La realizzazione di un palazzetto dello sport potrà concretizzarsi nel nuovo Pgt, ancorandola a un futuro intervento urbanistico - ha spiegato il sindaco - Intanto costruiremo una nuova palestra-tensostruttura investendo 2 milioni di euro prelevati dall’avanzo di Amministrazione".

Il tema anziani

Ma rimanendo in tema servizi, è impossibile non tenere in considerazione anche la terza età.

"Le due case di riposo esistenti (Bosco in città e Villa Paradiso, ndr) non riescono a sopperire tutte le richieste, basti pensare che gli ultimi anziani di cui il Comune ha iniziato a farsi carico sono stati affidati a Rsa che si trovano in Piemonte".

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