Inzago riflette sull’autismo: convegno riuscito per BFZ, Punto d’Incontro e Anffas
L’incontro si è svolto venerdì 12 aprile: sono intervenuti tanti professionisti del settore ma anche rappresentanti delle istituzioni
Inzago riflette sull’autismo. O meglio, a farlo è l’intero territorio della Martesana-Adda. Venerdì 12 aprile, al Cineteatro Giglio, si è svolto il convegno «Uno sguardo “da vicino” all’autismo», organizzato da Fondazione BFZ, Cooperativa Punto d’Incontro e Anffas Martesana Onlus.
A moderare la mattinata è stato Vittorio Caglio, direttore generale di Punto d’Incontro e di BFZ: “Sappiamo che l’autismo è un fenomeno in crescita, stanno emergendo numeri importanti ed è quindi il momento di approfondire il tema. Ciò va fatto con tutte le competenze che il campo sociale, medico e dei servizi hanno, con l’obiettivo di fornire tutte le spiegazioni del caso”.
Inzago riflette sull’autismo
La mattinata si è aperta con i saluti di Emma Buro, assessore alla disabilità di Inzago: “Personalmente sto lavorando molto sull’autismo, specialmente con le scuole - ha affermato - tuttavia è importante non soffermarsi esclusivamente sul progetto scolastico o sull’evento odierno, serve dare una mano per aiutare i ragazzi a trovare il loro spazio nel mondo, per concretizzare tutte le nostre azioni”.
In avvio ha preso parola anche Emanuele Monti, presidente della commissione sanità di Regione Lombardia: “Innanzitutto faccio i miei complimenti a Punto d’Incontro per il grande traguardo dei quarant’anni dalla fondazione, si tratta di un risultato straordinario - ha dichiarato - Regione è al lavoro da tempo sul tema disabilità e autismo, per me si parla di ben tre legislature, e abbiamo portato interventi concreti in questi anni. Stiamo lavorando tanto con il terzo settore, il volontariato, i comuni e in merito all’autismo ci accorgiamo che c’è un crescente bisogno di servizi, serve la capacità di arrivare ad una diagnosi precoce e intervenire rapidamente. Queste direttrici sono gli elementi di principale lavoro sui quali stiamo operando in Regione, ben disponibili ad impegnarci insieme a Punto d’Incontro, BFZ e Anffas”.
Le parole di Baioni e Gigliotti
Non è mancato l’intervento di Vincenzo Baioni, presidente della Punto d’Incontro: “Il nostro logo è una spirale, ovvero una linea continua che si avvolge su un punto fisso senza tornare su se stessa. Il punto fisso sono i nostri valori, ovvero vicinanza, solidarietà, rispetto, dignità umana, accesso alle pari opportunità, partecipazione e inclusione. La linea continua è il progetto, in costante evoluzione, perché i bisogni espressi dalla comunità mutano ed è importante accoglierli. Lo stesso mutamente riguarda anche gli approcci psicopedagogici, perciò serve una significativa dinamicità anche per la nostra organizzazione”.
In seguito ecco Carmen Gigliotti, consigliere delegato di Anffas Martesana Onlus: “Le nostre attività sono molto ampie, ma siamo qui oggi perché abbiamo fatto un lungo percorso con Punto d’Incontro, che ha portato un gruppo di famiglie aderenti ad Anffas a sottolineare la necessità impellente di avere un centro sull’autismo in questo territorio. Negli anni abbiamo iniziato a dare delle risposte, ora il grande sogno di questi genitori si sta per realizzare, con il centro superspecialistico che sta sorgendo a Vaprio d’Adda”.
Il percorso che ha portato a Casa Eden
Di conseguenza non potevano mancare le parole di Franco Baroncini, presidente di Fondazione BFZ e di Anfass Martesana, che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita di Casa Eden:
“La B sta per Barbara e per Baroncini, la F per Furio, mio figlio, Franco, e per Fugazza, il cognome di mia moglie. La Z sta per Zina, mia moglie. Fondazione BFZ è nata nel 2018 con Giovanni Farina di Anffas Martesana e Vittorio Caglio, con l’obiettivo generico di indirizzarla al mondo della disabilità. Strada facendo abbiamo pensato all’autismo: un bambino su 77 nella fascia d’età compresa fra 7 e 9 anni soffre di un disturbo dello spettro autistico e sono circa 500mila le famiglie nelle quali è presente almeno una persona con questi disturbi. Ci siamo mossi in diverse direzioni, poi abbiamo scoperto l’opportunità del Teatro Eden a Vaprio, abbiamo raggiunto l’accordo con la Parrocchia che ci ha concesso il diritto di proprietà superficiale del teatro, un’area di 12mila metri cubi. Così è nata Casa Eden, una struttura interamente dedicata a persone con autismo con 20 posti per la residenziali e 30 per il centro diurno. Ad animarci è l’ambizione di creare qualcosa di valido ed efficiente a livello locale, nazionale ed europeo, all’avanguardia sotto tutti i punti di vista. Si tratta di un progetto importante che prevede un costo di 5-6 milioni di euro: contiamo sul sostegno delle istituzioni ma anche sulla generosità di chi vorrà supportare economicamente l’associazione”.
Gli interventi degli specialisti presenti
Dopo l’ampia introduzione, il convegno è entrato nel vivo del tema autismo, in cui sono stati affrontati diversi argomenti, con il supporto di differenti professionisti. A partire dal Dr Roberto Cavagnola, pedagogista, psicologo e psicoterapeuta, dirigente sanitario, analista del comportamento della Fondazione Istituto Ospedaliero Sospiro Onlus di Cremona, con l’intervento “Uno sguardo life span sulla condizione di autismo: il progetto di vita”.
In seguito è toccato all’intervento “Autismo in NPIA e CPS: la rete dei servizi e i progetti”, tenuto dalla Dr.ssa Raffaella Raimondi, dirigente psicologa psicoterapeuta, referente del progetto autismo G032 NPIA - Polo di Gorgonzola, e dalla Dr.ssa Susanna Premate, psicologa psicoterapeuta, referente progetti Autismo Diapason e Autinca, NPIA e CPS - Polo di Gorgonzola. Dopo il coffee break il Dr Oreste Ferrari-Ginevra, responsabile medico UO Neuropsichiatria infantile del Centro Santa Maria al Castello - Fondazione don Gnocchi, è intervenuto sul tema “Il disturbo autistico nel nostro territorio: l’esperienza a Pessano in Fondazione don Gnocchi”.
Ecco poi “L’esperienza dei servizi” con la Dr.ssa Maria Gil Monterrubio, psicologa, analista del comportamento, referente tecnico RSD “La Parolina” e i servizi per l’autismo di Punto d’Incontro, e il Dr. Giuseppe Passarello, educatore professionale, analista del comportamento, coordinatore dei servizi per l’autismo di Punto d’Incontro. Dopo le conclusioni si è svolto un light lunch a cura della social-cucina di Punto d’Incontro.