Stato di agitazione

Infermieri dell'Asst melegnano Martesana sul piede di guerra: annunciato un presidio di protesta

Intanto il fronte sindacale si spacca: alcune sigle hanno aderito al tavolo per la revisione del modello organizzativo aziendale con la Direzione sanitaria

Infermieri dell'Asst melegnano Martesana sul piede di guerra: annunciato un presidio di protesta
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Il fronte sindacale si spacca e mentre alcune sigle degli infermieri hanno annunciato l'inasprirsi dello scontro con la Direzione dell'Asst Melegnano Martesana, altre hanno invece aderito al tavolo di revisione del modello organizzativo aziendale che si è tenuto oggi.

La diminuzione del personale

Dalla sensibile riduzione negli ultimi 7 anni dei posti letto, scesi da 750 a 500, alla carenza di personale sanitario soprattutto tra medici e infermieri. Passando per l'aumento vertiginoso dei tempi legati alle liste di attesa per visite specialistiche.

E poi la questione dell'unico infermiere notturno per reparto che la Direzione dell'Asst intende introdurre, affiancandolo con un operatore socio sanitario, in luogo dei due infermieri attuali.

Sono queste alcune delle motivazioni che hanno fatto alzare la tensione tra lavoratori e dirigenza.

La protesta in piazza

Dalla parte della protesta si sono schierate la Rsu (la rappresentanza sindacale unitaria) e poi le sigle Nursing Up, Uil, Cgil e Usb. Così i lavoratori in una nota:

In data odierna si è riunito il tavolo tecnico per la revisione del modello organizzativo aziendale, dove erano presenti la direzione strategica e alcune sigle sindacali, che, contrariamente ai mandati assembleari, hanno interrotto lo stato di agitazione tradendo di fatto i lavoratori e cimentandosi nella costruzione di un percorso che molto probabilmente porterà alla chiusura di ulteriori servizi aziendali e peggiorerà ulteriormente le condizioni lavorative e di sicurezza del personale di questa Asst. Noi non permetteremo che ciò accada, come rappresentanti dei lavoratori abbiamo il dovere di intervenire.

Non basta dichiarare milioni di euro spesi in ristrutturazioni di edifici, che di fatto rimarranno “cattedrali nel deserto”, quando gli investimenti sul personale sono in continua riduzione e il rapporto tra numero di operatori per abitanti continua a rimanere il più basso della Regione.

Come più volte ribadito, siamo disposti al confronto, esclusivamente, a fronte di una seria proposta di rilancio della nostra Asst, che miri a valorizzare l’azienda attraverso proposte concrete a tutela di chi presta e di chi riceve assistenza.

Pertanto, chiediamo ai lavoratori aziendali, ai cittadini e alle istituzioni del territorio di prendere parte alle prossime iniziative che intraprenderemo.

Nello specifico, è previsto per mercoledì 22 gennaio 2025, nel piazzale antistante l'ospedale di Vizzolo Predabissi, dalle ore 15 ad oltranza, un presidio di protesta aperto.

Proseguirà, inoltre, la convocazione della Conferenza dei sindaci dei Comuni afferenti all’Asst Melegnano Martesana, che hanno l’obbligo di vigilanza e tutela della salute dei propri cittadini.

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