La Fiom Cgil Brianza, a seguito dell’incontro tenutosi ieri, lunedì 15 settembre 2025, presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy con i ministri Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti, i rappresentanti di StMicroelectronics e le organizzazioni sindacali, ha espresso il proprio giudizio sui temi discussi, con particolare riferimento alla situazione di Agrate Brianza e al futuro dell’azienda in Italia.
Incontro a Roma sulle sorti di St
“Accogliamo con favore l’attenzione dimostrata dal Governo rispetto alla strategicità del settore microelettronico e il riconoscimento della centralità di StMicroelectronics per l’industria italiana – hanno sottolineato dal sindacato dei metalmeccanici – La decisione dell’azienda di ritirare tutti gli esuberi precedentemente annunciati rappresenta un passo positivo, ma non sufficiente a garantire la stabilità e lo sviluppo occupazionale che riteniamo imprescindibili”.
“Serve un piano industriale dettagliato”
La Fiom ha contestato da subito e con forza un aspetto: discutere di fuoriuscite collettive senza un nuovo piano industriale chiaro e dettagliato.
“Piano industriale e politiche occupazionali devono essere trattati in modo integrato, come elementi inscindibili di una strategia di crescita. La transizione alla produzione a 300 mm (12 pollici) non deve comportare alcuna riduzione occupazionale, ma al contrario deve garantire il mantenimento e l’incremento dell’attuale forza lavoro, sia ad Agrate che negli altri stabilimenti italiani. StMicroelectronics deve presentare un piano strategico di lungo termine, con un mandato chiaro da parte del Board aziendale, che assicuri investimenti, innovazione e stabilità occupazionale oltre il 2027”.
Occhi puntati anche dall’Adda Martesana
Un tema visto e seguito con attenzione anche dall’Adda Martesana.
“Chiediamo l’avvio di un tavolo Governo-azienda-sindacati per definire un protocollo d’intesa che garantisca lo sviluppo di St in Italia, con particolare attenzione alla tutela dei livelli occupazionali e alla crescita produttiva”, hanno proseguito dalla Fiom, aggiungendo la necessità di sospendere immediatamente qualsiasi trasferimento tecnologico o produttivo da Agrate verso l’estero, per preservare il know-how e la capacità produttiva italiana. La conferma della centralità di Agrate (Mems, potenza, intelligenza, analogica) deve tradursi in investimenti concreti, senza compromessi sull’occupazione”.
La strategicità della microelettronica
Dal Governo è arrivata la conferma di come la microelettronica sia un settore strategico e l’impegno “per un Chips Act europeo che rafforzi l’autonomia produttiva – hanno concluso dal sindacato – Tuttavia, senza un impegno chiaro e vincolante da parte di StMicroelectronics, non ci saranno le condizioni per negoziare su uscite volontarie o altre misure. Il nostro obiettivo è costruire un futuro che valorizzi i lavoratori e le lavoratrici, rafforzando il ruolo dell’Italia come hub tecnologico di eccellenza. Continueremo a vigilare e a mobilitarci per garantire che le scelte aziendali e governative rispondano alle esigenze dei lavoratori e del territorio”.