Inaugurato il nuovo centro polifunzionale a Vignate con una mostra sulla Resistenza

La mostra "Oltre quel muro" è stata il primo evento ufficiale ospitata nella nuova struttura che sorge accanto al Comune

Inaugurato il nuovo centro polifunzionale a Vignate con una mostra sulla Resistenza
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Taglio del nastro, sabato pomeriggio, per il nuovo centro polifunzionale a pochi passi dal Municipio a Vignate.

Battesimo per il centro polifunzionale

Come ha sottolineato il sindaco Diego Boscaro, il progetto del centro polifunzionale è opera della precedente Amministrazione, per questo accanto al primo cittadino durante il taglio del nastro c'è stato l'ex assessore Niccolò Anelli.

Il primo evento che ha ospitato il centro è stata la mostra "Oltre quel muro", inserita nel ricco programma di celebrazioni pensato dall'Amministrazione in occasione della Giornata della Memoria. Una mostra che attraverso ventisei pannelli ripercorre la storia dei deportati nel campo di concentramento di Bolzano, una resistenza coraggiosa senz'armi come ha spiegato tra i relatori il professore Maurizio Barbarello, membro di Aned (Associazione ex deportati nei campi nazisti). Nell'ultima parte della mostra, invece, sono stati dedicati alcuni pannelli a Francesco Gervasoni, vignatese che perse la vita nel lager tedesco di Kahla, la cui vita è stata raccontata dalla nuora Pinuccia Curti, ospite dell'incontro insieme a Leonardo Visco Gilardi, figlio di Ferdinando, deportato a Bolzano tra il '44 e il '45.

Le parole dell'assessore Sartori

Ad introdurre la mostra, realizzata per conto della Fondazione Memoria della deportazione, ci ha pensato l'assessore alle Politiche sociali Margherita Sartori:

 Mi auguro che questa visita abbia il potere di sconvolgerci davvero, di farci uscire da qui con una domanda in mente: ma io, al loro posto, cosa avrei fatto? - Di cosa sarei stato capace? Avrei avuto il coraggio di scioperare, di resistere contro il sistema? Perché noi oggi magari ci sentiamo bravi cittadini poiché questa mattina siamo stati alla posa della pietra di inciampo e ora siamo qui, ma tutto questo è nulla rispetto a chi - consapevolmente - per difendere la libertà e i valori in cui credeva ha rischiato la propria vita andando incontro a deportazione, sevizie, sfruttamento, crudeltà e spesso morte. Ed è qui l’importanza di ricordare e non dimenticare: se oggi, infatti, viviamo in un paese in cui vige una Carta costituzionale che tutela e custodisce i diritti fondamentali e inviolabili dell’essere umano è grazie anche e soprattutto al sacrificio di queste donne e questi uomini che non si sono piegati ad un destino di barbarie ma hanno reagito e al termine del conflitto si sono detti “mai più!”. Ecco quindi l’importanza di custodire questo dono prezioso e di essere cittadini vigili in tal senso. A tal proposito vorrei ringraziare la dirigente e la vicepreside dell’Istituto comprensivo di Vignate, gli alunni di seconda e terza media avranno il piacere di ascoltare a lezione il prof Barbarello e poi visiteranno la mostra.

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