In centinaia alle commemorazioni del 25 Aprile a Cernusco sul Naviglio
Nell'occasione sono stati inaugurati i sedici nuovi cartelli segnaletici del Percorso della memoria che indicano i luoghi della Resistenza in città
Centinaia di persone hanno presenziato questa mattina martedì 25 Aprile 2023 a Cernusco sul Naviglio alle celebrazioni per il settantottesimo anniversario della Liberazione. Una folla, che ha partecipato al lunghissimo corteo partito dalla chiesa di Santa Maria Assunta, dove è stata celebrata una Messa a suffragio dei caduti, che ha attraversato tutto il centro storico fino a largo Riboldi Mattavelli, dove si trova il monumento ai due giovanissimi partigiani uccisi in uno scontro a fuoco con i tedeschi.
Il percorso della memoria
La prima tappa, accompagnati dalla Banda de Cernusc che ha intonato, tra i numerosi motivi, l'inno nazionale e Bella ciao, è stata in piazza Matteotti dove è stato scoperto un nuovo pannello che ricorda il luogo dove il 26 aprile 1945 i partigiani cernuschesi trattarono la resa del contingente tedesco che era insediato in città. Così il sindaco Ermanno Zacchetti:
Questa targa è una delle sedici che abbiamo installato in ciascuno dei luoghi della memoria della Resistenza a Cernusco. Si tratta di uno dei due progetti che abbiamo condiviso con la sezione cittadina dell'Anpi in ragione della Medaglia d'argento al valore civile per la Resistenza che è stata conferita alla città lo scorso anno.
L'altro progetto è il ripristino e il rinnovo del sito Internet La memoria rinnovabile, che raccoglie, grazie ai contributi preziosissimi dell'indimenticato professor Giorgio Perego, informazioni, storie e documenti della Resistenza in città.
Hanno preso la parola anche il presidente dell'Anpi Cernusco Simone Dossi, la presidente del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi Pamela Cavati e il suo vice Luciano Mezzadri
Presente alle celebrazioni anche Mario Manzoni, partigiano testimone vivente di quei fatti di 78 anni fa.
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"Il 25 aprile è divisivo"
Alcuni passaggi del discorso del sindaco:
Il 25 Aprile è divisivo. E' divisivo perché quel giorno l'Italia ha deciso di voltare pagina. Gli italiani hanno preso in mano il proprio futuro, si sono liberati dalla dittatura, dalla guerra e hanno fondato una repubblica democratica.
E ancora:
Dalla Medaglia d'argento è ripartita con ancora più forza un'azione di educazione nelle scuole cernuschesi, con il coinvolgimento del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze un percorso per l'identificazione nella nostra comunità dei luoghi e dei fatti della Resistenza.
E uno di Simone Dossi, presidente di Anpi Cernusco
Quest’anno, le celebrazioni per l’anniversario della Liberazione avvengono nel difficile contesto che abbiamo tutti ben presente. Lo scenario internazionale resta drammaticamente segnato dal protrarsi della guerra in Ucraina, con le sue devastanti conseguenze per la popolazione civile coinvolta, gli effetti destabilizzanti per l’ordine internazionale nel suo complesso, i dilemmi che tutto ciò solleva su come costruire le condizioni per la pace.
Al tempo stesso, il contesto interno si caratterizza per i sempre più evidenti tentativi, ormai espliciti e provenienti persino da rappresentanti delle stesse istituzioni, di mettere in discussione il valore della lotta di Liberazione e dell’antifascismo come fondamenta dell’Italia democratica e repubblicana.
E ancora
La Costituzione scaturisce dai valori e dagli ideali della Resistenza al nazifascismo e li traduce in fondamento del nostro vivere civile. Ed è in questo senso che rinnovare la nostra memoria della Liberazione è atto eminentemente politico.
È un atto politico, perché riafferma la nostra adesione alla Costituzione, quale traduzione in ordinamento politico e giuridico dei valori e degli ideali della Resistenza.