In Bolivia per aiutare chi ha bisogno
La 34enne di Cologno Sara Cagarelli viaggia con l'associazione Carla Crippa di Seregno
Sono atterrate a Santa Cruz de la Sierra il 22 luglio all’alba. E’ iniziato così il viaggio di volontariato in Bolivia con l’associazione Carla Crippa di Seregno di Francesca Artana, 27enne assistente sociale di Villaromagnano (Alessandria) e Sara Cagarelli, 34enne traduttrice di Cologno Monzese.
Il viaggio in Bolivia
All’Hogar de la Esperanza - la casa di accoglienza per i figli dei detenuti del carcere di Palmasola, sostenuta dall’associazione seregnese - si sono ambientate subito. «Per iniziare suor Bernarda Ciupak, l’unica che parla italiano, ci ha spiegato l’organizzazione della struttura, con casette di legno che ospitano i vari ambienti. Ci ha raccontato che all’inzio l’Hogar era molto più rudimentale, ma ora è molto ben organizzato».
In Bolivia adesso è inverno, ma le temperature sono simili a quelle del maggio italiano.
«I bambini vanno a scuola su turni: la mattina le chicas, le ragazze più grandi dai 12 ai 18 anni, al pomeriggio niños e niñas dai 5 ai 13 anni. Invece i bebes, da uno a quattro anni, rimangono in Hogar - continuano le ragazze - Oltre a fare i compiti e prepararli per andare a lezione, giochiamo e stiamo con loro. Cercano molto le nostre attenzioni, ma hanno difficoltà a esprimere le loro emozioni, probabilmente per il difficile passato che hanno alle spalle. Con le più grandi cerchiamo di fare attività in città, perché l’Hogar non sia tutto il loro mondo».
Oltre agli educatori i bambini sono seguiti da un’equipe di professionisti. «C’è una psicologa, una professionista in psicopedagogia, un dottore, un dentista e un sarto che sistema i vestiti e produce le borse che vengono vendute».
L’Hogar è nella parte nord di Santa Cruz, una città molto grande e caotica. «Si nota molto la forbice sociale, con ville molto lussuose accanto a case fatiscenti», aggiungono le volontarie.
L’esperienza finirà per Artana il 13 agosto mentre Cagarelli rimarrà fino al giorno 23, proseguendo il viaggio a Riberalta dove visiterà le comunità indigene a bordo di una barca con gli assistenti di monsignor Eugenio Coter.