Tra Cernusco e Brugherio

Impianto di biogas dai rifiuti a Cologno Monzese: "Vogliamo rassicurazioni"

Interpellanza di Fratelli d'Italia e Lega sul progetto di riconversione dell'attuale sito di compostaggio

Impianto di biogas dai rifiuti a Cologno Monzese: "Vogliamo rassicurazioni"
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Il biogas frutto della lavorazione della frazione umida dei rifiuti, nell’ottica dell’economia circolare, è un prodotto prezioso. Tuttavia "può costituire anche inquinamento ambientale: se l’impianto non è ben gestito e non viene fatta una corretta manutenzione c’è il rischio di sversamenti, contaminazioni e dispersioni che possono inquinare le falde acquifere o l’aria con fumi e cattivi odori".

Impianto di biogas, interrogazione di FdI e Lega

Con queste premesse il capogruppo di Fratelli d’Italia Gianfranca Tesauro (non i colleghi di partito Giuseppe Di Bari e Leonardo Pellegrino, che si sono astenuti dal firmare) e i leghisti Dania Perego e Fabio Della Vella hanno presentato un’interpellanza incentrata sul progetto di riconversione dell’attuale impianto di compostaggio di proprietà comunale di Cologno Monzese, lungo la Strada provinciale 113 ai confini con Cernusco sul Naviglio e Brugherio.

Il progetto di riconversione del sito di compostaggio

L’obiettivo dei due partiti d’opposizione è avere maggiori dettagli sulla strategia che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Stefano Zanelli ha intenzione di adottare per il revamping del sito che, come ricordato da FdI e lumbard, "negli anni è stato oggetto di proteste e denunce dovute a odori sgradevoli da parte dei residenti. Anche il biogas, dove viene attualmente prodotto, non ha sempre incontrato il favore dell’opinione pubblica. Spesso e volentieri sono stati denunciati gli odori sgradevoli emessi da alcuni impianti biodigestori".

"Ma quali rifiuti verranno trattati?"

Fratelli d’Italia e Lega hanno evidenziato anche le parole pronunciate alcune settimane fa sulla Gazzetta della Martesana dall’assessore all’Ambiente Vincenzo Barbarisi.

"L’area del sito è molto ampia e ci permetterebbe di incrementare i servizi, tra questi la lavorazione del secco, sempre per produrre combustibile ecologico per uso industriale e per generare calore".

Biogas, biometano e altro ancora

Il biogas è il primo prodotto derivante dalla decomposizione delle sostanze organiche e soltanto mediante un successivo processo di raffinazione (una purificazione) diventa biometano.

"La conversione dell’impianto presenta dei vantaggi, ma anche degli svantaggi di cui occorre essere a conoscenza - hanno concluso i due partiti, in attesa che in uno dei prossimi Consigli possano arrivare le risposte ai loro quesiti - Quali considerazioni sono state fatte sulla tipologia di servizi che si intende attivare nel sito da riqualificare? Quale tipo di azione l’Amministrazione intende intraprendere per la riqualificazione e la gestione della struttura? Quale indagine di mercato è stata fatta per decidere che l’affidamento dello smaltimento della frazione umida e verde alla società Cem è la più vantaggiosa?». E ancora: «Il Comune intende utilizzare l’area per il trattamento del secco e quindi di rifiuti inorganici da bruciare? Ci saranno iniziative volte alla realizzazione di nuovi impianti dedicati alla trasformazione e termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, anche attraverso la trasformazione in Css, combustibile solido secondario?".

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