Un anno fa viveva a Bursa, in Turchia. Oggi si muove tra Cassano d’Adda e Milano per seguire lezioni, prove e studio. La storia di Yaman Altun, dodici anni, è quella di un ragazzo arrivato in Martesana senza conoscere la lingua e che ora canta nel coro principale del Teatro alla Scala.
Un talento cresciuto tra pianoforte e disciplina
Yaman ha iniziato a studiare pianoforte a sette anni nel Dipartimento di Pianoforte del Conservatorio Statale dell’Università Uludağ. Un percorso strutturato, fatto di studio quotidiano e lezioni regolari. Dopo il contatto con il maestro Andrea Carcano, la famiglia ha deciso di trasferirsi in Italia per permettergli di proseguire la formazione musicale.
L’ammissione alla Scala: il momento che ha cambiato tutto
La svolta è arrivata quest’anno, con l’ammissione diretta nel coro principale della Scala, senza il biennio preparatorio.
Quando me l’hanno comunicato ho provato una sensazione difficile da descrivere – ha raccontato Yaman – Ero arrivato da poco, non capivo bene l’italiano e mi sembrava di trovarmi in un mondo completamente diverso. Durante le prime prove ho capito che la musica poteva diventare la mia voce, il mio modo di farmi capire. Entrare in quel teatro, ascoltare le altre voci, vedere il palcoscenico da vicino… tutto questo mi ha dato una forza nuova. A volte penso a quando studiavo a Bursa, al mio pianoforte, e non avrei mai immaginato che un giorno avrei cantato alla Scala
Il coraggio di lasciare la propria casa
Il trasferimento ha richiesto una scelta importante anche ai genitori, Hazel e Boran Altun.
Abbiamo lasciato la nostra casa e tutto ciò che conoscevamo per permettere a nostro figlio di continuare a crescere – hanno spiegato – Non è stato facile ricominciare altrove, ma Cassano d’Adda ci ha accolti con rispetto e discrezione. La scuola Manzoni ha accompagnato Yaman nell’apprendimento dell’italiano e nella vita quotidiana. Ogni suo progresso ci ricorda perché abbiamo fatto questa scelta
Scuola, studio e prove: il ritmo delle sue giornate
Tra lezioni, compiti, pianoforte e prove alla Scala, le giornate scorrono con intensità.
Quando suono o canto mi sento al posto giusto – ha concluso Yaman – All’inizio avevo paura di non capire nulla a scuola, ma gli insegnanti e i miei compagni mi hanno aiutato. Ora seguo tutto con tranquillità. Ci sono giorni faticosi, ma appena inizio a suonare ricordo perché sto facendo tutto questo. Cassano è diventata il mio punto fermo
Uno sguardo al futuro
Yaman sogna di proseguire gli studi musicali e diventare pianista. Intanto, la sua storia continua a crescere tra Cassano e Milano, in un percorso che unisce talento, determinazione e una nuova vita costruita giorno dopo giorno
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