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Inclusione
Il teatro per superare ogni barriera: da applausi gli spettacoli de La Goccia di Vimodrone
L'oratorio Paolo VI è diventato il palcoscenico per le rappresentazioni messe in scena dai ragazzi che hanno partecipato ai laboratori della Onlus
Due spettacoli, un unico obiettivo: permettere al teatro di superare ogni barriera, anche mentale, che troppo spesso divide il mondo della disabilità da quello dei normodotati.
I ragazzi de La Goccia salgono sul palco
I ragazzi che hanno frequentato i laboratori teatrali dell'associazione La Goccia di Vimodrone hanno dato appuntamento al pubblico presso l'oratorio Paolo VI.
La rivisitazione de "Il piccolo principe"
La prima rappresentazione messa in scena si è ispirata a "Il piccolo principe". Una riscrittura e creazione scenica collettiva del classico per ragazzi e per tutte le età di Antoine De Saint-Exupéry. Partendo dal testo del libro e dalla lettura ad alta voce, le ragazze e i ragazzi del sodalizio presieduto da Palmiro Gattella hanno iniziato a raccontare il filo che segue la trama dell’opera, intrecciando brani letti dall’originale, dialoghi, danze, baci e risate.
"La maestria dell’autore ci ha guidati attraverso temi delicati come l’amore, l’amicizia e la morte, aiutandoci a scoprire la tristezza e il pianto in un addio, ma anche la sua meravigliosa bellezza", hanno evidenziato da La Goccia.
A conclusione dello spettacolo, Gattella ha evidenziato come sia "ancora di molto insufficiente il sostegno da parte delle istituzioni". Un ringraziamento particolare è andato poi agli oltre cento spettatori che hanno saputo condividere, ascoltare e partecipare attivamente allo spettacolo, con entusiasmo e numerosi applausi a scena aperta.
La riflessione partendo dal Titanic
La Goccia ha poi concesso il bis, mettendo in scena sabato 1 giugno 2024 "Taitenic", una rivisitazione dello storico naufragio che ha permesso ai ragazzi-attori di riflettere sulle differenze tra ceti sociali: tra i più abbienti e coloro che invece sono costretti a partire per cercare fortuna. Tra gli oltre 150 spettatori, entusiasti per l'esibizione, c'erano anche il sindaco Dario Veneroni, l'assessore ai Servizi sociali Mattia Peduzzi e don Franco Quadri.
Un gruppo di 12 attori, con un perfetto equilibrio tra disabili e normodotati, si è affidato alle mani della regista Milena Rivolta, di grande esperienza, sensibilità e bravura nell’amalgamare perfettamente la squadra all'interno della quale sono scomparse le diversità.
"È uno spettacolo da replicare in altri ambienti, magari nelle scuole, come esempio di integrazione sociale", ha aggiunto Gattella.
